Il commissario Figliuolo ha sempre parlato il giusto e quando lo ha fatto gli obiettivi erano chiari

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figliolo
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Quello che avevamo più volte anticipato qui e su La Ragione, è realtà: le terze somministrazioni sono la scelta forte del governo e il fattore-tempo ancora una volta essenziale
Figliuolo, sottolineando l’ampiezza delle scorte a disposizione, prefigura la possibilità di vaccinare anche senza prenotazione, affidandosi alla rete dei medici di base. Per ora, parliamo ancora di fragili, over 60, ospiti e personale delle RSA, ma presto toccherà a tutte le fasce d’età. È nell’ordine delle cose.
Bisogna, dunque, far presto e convincere molto. Come è sempre stato lampante, portare milioni di persone ancora una volta ai centri vaccinali non sarà un’impresa semplice, dopo mesi di relativa tranquillità e vita quasi normale che possono aver comprensibilmente instillato la sensazione del “liberi tutti“.
Oltre il cruciale passaggio delle terze dosi anche per gli under 60, si apre il fronte del vaccino per bambini e ragazzini, dai 5 agli 11 anni. È probabile che il via libera definitivo arrivi già entro Natale e Figliuolo ne ha parlato esplicitamente nella circolare di ieri. In questo caso più che mai, il coordinamento con i pediatri risulterà fondamentale, perché se in quella fascia d’età – grazie al cielo – i casi gravi sono estremamente rari, è pur vero che i bambini risultano una fenomenale mezzo di trasmissione e contagio.
Le esperienze di Paesi come Israele Gran Bretagna, in tal senso, sono un monito da considerare con la massima attenzione.Importante e non casuale che proprio nel giorno in cui il commissario è tornato a parlare il Presidente della Repubblica abbia ricevuto la terza dose di vaccino. Un segnale e un’indicazione