Il futuro dell’Italia post-Covid passa per #Bankitalia

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visco Nella foto: Ignazio VISCO Festival dell’Economia Sala Filarmonica Trento, 2 giugno 2019 FOTO: Domenico SALMASO

Il Governatore Ignazio Visco leggerà le Considerazioni Finali della Relazione annuale della Banca d’Italia davanti a una quarantina (limite dovuto ai vincoli Covid) di invitati

Ma il convegno potrà essere seguito a distanza in diversi modi. Si tratta di un documento particolarmente importante che tradizionalmente suscita dibattiti ed approfondimenti nelle settimane seguenti. Quest’anno, l’interesse é ancora maggiore per la straordinarietà degli impatti economici, finanziari e sociali della pandemia e per la necessità di contribuire alla progettazione, per la parte di competenza, della progressiva uscita dalla condizione pandemica e alla delineazione della nuova normalità, del mondo che si affermerà quando i contagi saranno alle spalle.

Per di più, il tradizionale esame delle politiche economiche e finanziarie oggi é chiamato a confrontarsi con un Governo il cui presidente è un ex Governatore, mentre il Ministro dell’economia è un ex Direttore generale dell’Istituto, donde la necessità di fare ancor più leva su quel patrimonio di autonomia non solo istituzionale, ma anche e soprattutto intellettuale e propositiva, costituito finora nella vita ultrasecolare della Banca.
e di ripresa e resilienza, che pure andrà attentamente esaminato, non esaurisce di certo le politiche del Governo, in particolare di quelle a breve termine. Questioni rilevanti si pongono, in particolare, per i rapporti con l’Unione europea, per il lavoro e la produttività, per il contesto e gli impatti delle migrazioni.

L’esigenza di una riforma delle regole comunitarie nel settore pubblico, nel credito e nella finanza, nonché nella concorrenza, per citare solo alcuni dei principali comparti normativi, si sta facendo strada.

Il contrasto del sovranismo consegue risultati se si creano le condizioni, giuridiche e di fatto, per partecipare all’esercizio di una sovranità condivisa a livello europeo e si supera il cieco rigorismo che ha animato molte delle regole e delle politiche vigenti.

Ma anche se si afferma concretamente il principio di sussidiarietà e si costruiscono ordinamenti improntati alla ragionevolezza e all’adeguatezza l’impatto della transizione ecologica e digitale sul complesso delle norme in vigore é un fattore propulsore di una decisa rivisitazione.