Il professor Sabatini

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Mi sono sempre piaciuti gli interventi del Professor Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, che incontrai a Foligno, quando siamo stati entrambi conferenzieri alla Festa di Scienza e Filosofia. In tempi recenti, lo vedo ospite fisso in un programma di Rai 1, la domenica: “Uno mattina in famiglia”.
Sono tutte azzeccate le sue risposte, ben complete, e i videomessaggi con i dubbi dei telespettatori hanno sempre soluzione senza possibilità di equivoci.
Un dubbio di un telespettatore riguardava l’uso del verbo al passato: si dice “dieci giorni fa ho incontrato Tizio” o “dieci giorni fa incontrai Tizio”. Io abito a Trieste, e nella mia città tutti parliamo sempre rigorosamente in dialetto, e la sgrammaticatura è diventata regola, quindi noi parliamo sempre con il passato prossimo (ho incontrato), e mai con il passato remoto (incontrai), anche se stiamo parlando degli antichi Egizi. Però credevo (e con me anche lo spettatore lo riteneva) che un episodio di dieci giorni fa richiedesse il passato remoto. E invece no: il prof. Sabatini ci dice che questa regola si trova nelle grammatiche molto vecchie; non c’entra quanto tempo sia passato dall’azione, ma se c’è o no distacco psicologico dal momento attuale. Si dice cioè “l’anno scorso abbiamo fatto le vacanze” e non “l’anno scorso facemmo le vacanze”, perché ne abbiamo un ricordo ancora vivo, così come “io sono nato in tal anno”, perché l’azione continua, e io sono ancora vivo; sono esenti dal rispettare questa regola i personaggi incontrati da Dante nella sua commedia, che dicono “io nacqui in tal anno”, essendo loro già morti.
Anche sul verbo “allevare” Sabatini ci toglie ogni dubbio: si può dire anche “funghi allevati”, oltre che “funghi coltivati”, come ritenevo giusto io. Insomma, ogni parola può dare lo spunto per chiedersi quale sia la forma corretta e quale no, quindi continuerò a seguire il professore, sicuro di trovare tante altre curiosità della lingua italiana, e intanto vi mostro nell’immagine allegata l’anagramma del suo nome, che gli ho consegnato durante uno degli ultimi nostri incontri.
Ah, ritornando alla frase iniziale di questa chiacchierata… il professor Sabatini non “l’incontrai a Foligno”, ma “l’ho incontrato a Foligno”, perché ne ho ancora ben vivo il caro ricordo.

Giorgio Dendi