Ilaria Capua: “Puntare forte sul richiamo, la convivenza con il virus durerà anni”

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Potrebbe bastare anche una sola persona non vaccinata con elevate concentrazioni di virus nel corpo per creare un focolaio

Mette in guardia in un’intervista a La Stampa la virologa Ilaria Capua, direttore del centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida, perché “i virus fanno i virus, sono gli uomini a fare le pandemie”. Secondo Capua “Sars-Cov-2 ci ha fatto ricordare che siamo vulnerabili, proprio come lo eravamo secoli fa, e che il bene unico, essenziale e imprescindibile del quale non possiamo assolutamente fare a meno come società evoluta è la salute.

Che è una soltanto: quella del sistema in cui tutti quanti – esseri umani, animali, piante – siamo immersi. Io sono ottimista rispetto a come si stanno muovendo cose in Italia, che ha uno dei tassi nazionali di vaccinazione più alti in assoluto: per capire la differenza, basta vedere cosa sta succedendo nel Nord Europa a causa del freddo e del basso numero di immunizzati, così come i livelli di ospedalizzazione, dove il 90% è rappresentato da persone senza vaccino.

La prossima ondata sarà quella dei non vaccinati che finiranno in ospedale e che purtroppo potranno far ammalare – anche se meno gravemente – pure chi si è immunizzato”.

Ad avviso della scienziata, quindi, “gli italiani dovrebbero ritenersi fortunati a poter contare sulla terza dose, milioni di persone nel mondo vorrebbero vaccinarsi ma non hanno accesso neanche alla prima mentre noi ci paralizziamo di fronte a paure insensate. Io ho già fatto la terza dose e penso che andrebbe velocizzata la somministrazione ai fragili e poi messa a disposizione di tutti coloro che vogliono farla, indistintamente da età e professione. Mantenere alti i livelli di immunità nella popolazione è essenziale per evitare un altro lockdown”.

Ma per quanto tempo ancora dovremo avere a che fare con il Covid? Alla domanda, Capua risponde così: “Senz’altro ancora per molti anni. Al momento ci troviamo nel solco della pandemia, il momento che segue lo stupore iniziale e mette le basi per la spinta.