“Iva non deve aumentare”, altolà M5S

0
44

Tensione sull’ipotesi di una rimodulazione dell’Iva. “Lo stiamo dicendo da settimane, basta con titoli fuorvianti e false ricostruzioni. L’Iva non si aumenta” scandisce in una nota di questa mattina Laura Castelli, viceministra dell’Economia e delle Finanze.

Sul tema intervengono a chiare lettere anche fonti M5S: “Ancora oggi sui giornali sentiamo parlare di ‘rimodulazione’ dell’Iva. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: no a giochini e giri di parole, l’Iva non deve aumentare. Questo governo nasce su due principi fondanti: il blocco dell’Iva e il taglio dei parlamentari. Se uno dei due viene meno, allora si perde il senso di questo governo”.

Basta “polemiche sul nulla” chiede il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, capo della delegazione Pd nel governo, in occasione della presentazione nella sede dell’Abi della 18esima edizione ‘Invito a Palazzo’. “La rimodulazione dell’Iva era tra le varie ipotesi. È accantonata, non c’è più – dice Franceschini – Non capisco perché si continua a discutere di un tema che non c’è più. L’aumento dell’Iva non ci sarà. Finiamola con delle polemiche sul nulla”.

Ma in un’intervista ad Avvenire il ministro agli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha detto che le rimodulazioni Iva “si faranno perché oggi in questa imposta ci sono situazioni ingiuste”. E oggi, alla Camera dei Deputati, a margine dell’audizione in commissione per le questioni regionali, ha ribadito: “Oggi siamo nella condizione in cui assorbenti e pannolini sono tassati con Iva ordinaria al 22% e alcuni beni anche di lusso vivono di evidenti agevolazioni. Rimodulare le aliquote Iva rivedendo i panieri entro la legislatura è dovere di un governo che è nato con le intenzioni di ridurre le ingiustizie presenti nella società”.