L’allarme di Legambiente per i tassi vetusti di Monte Capanne

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L’allarme di Legambiente per i tassi vetusti di Monte Capanne: rischiamo di perdere un patrimonio rarissimo. Occorre un controllo di esperti per valutarne lo stato e la possibilità di salvarli

Dopo l’escursione del 25 aprile alla Nivera, con la bella conferma/scoperta di una popolazione in salute di tassi (Taxus baccata) rifugiatasi nella vallata più fresca dell’Elba, Andrea Tozzi, del Direttivo di Legambiente Arcipelago Toscano, è voluto andare a verificare la salute di alcuni suoi vecchissimi amici: gli antichissimi tassi della Calanche, e quello che ha scoperto potrebbe essere una bruttissima notizia.

Andrea, che il  primo maggio si è arrampicato sulle creste delle Calanche (lato Perone) alla ricerca dei tassi vetusti  racconta: «Del tasso delle Calanche più grande, un esemplare antichissimo e quasi unico in Italia, sembra viva solo una piccola branca laterale, tutti gli altri vecchi tassi della zona più alta sembrano seccati. Non sono arrivato sotto le Calanche lato Capanne (Nivera alta) perché pioveva. Può darsi che da quella parte qualcuno si sia salvato». Una scoperta preoccupante, forse dovuta al riscaldamento globale che sta risalendo velocemente le pendici del Massiccio del Capanne, che riguarda piante antichissime, di grande valore naturalistico, storico e culturale, sulla quale sarebbe bene che indagassero degli esperti, sia per capire se questi antichi patriarchi delle nostre montagne possono ancora essere salvati e curati e come impedire che questi alberi, che erano l’antica foresta primigenia che ricopriva l’Isola d’Elba, scompaiano, scacciati anche dai loro ultimi rifugi, dai cambiamenti climatici provocati dalle attività umane.