“L’ALLEVAMENTO DEI POLLI A RAPIDO ACCRESCIMENTO VA FERMATO”

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LA RICHIESTA DI ANIMAL EQUALITY E ALTRE 60 ASSOCIAZIONI AGLI EUROPARLAMENTARI

 

Milano – Il 24 maggio la Commissione Petizioni del Parlamento Ue si esprimerà sulla petizione di Animal Equality che denuncia l’insostenibile sofferenza dei polli broiler allevati per la loro carne in Europa. L’ong, con il sostegno di oltre 60 associazioni italiane, europee e internazionali, chiede agli eurodeputati di fare la propria parte per gli animali.

 

Lo scorso 15 giugno 2022, l’associazione Animal Equality ha depositato presso il Parlamento europeo una petizione per chiedere di intraprendere qualsiasi azione considerata appropriata per garantire il rispetto della normativa europea a protezione degli animali negli allevamenti, mettendo fine allo sfruttamento dei polli broiler.

A febbraio 2023, la Commissione Ue ha riconosciuto che l’allevamento dei polli a rapido accrescimento è problematico. In quell’occasione, la Commissione Ue aveva anche annunciato di stare valutando “la necessità e le opzioni per affrontare le potenziali conseguenze negative sul benessere animale di alcune strategie di allevamento in questo processo di revisione della legislazione” – nell’ambito della revisione della legislazione sul benessere degli animali allevati prevista entro il 2023.

Il prossimo passo è atteso il 24 maggio, quando la Commissione Petizioni del Parlamento Ue valuterà se tenere aperta la petizione di Animal Equality. Il voto favorevole sarà fondamentale per permettere alla Commissione Ue di agire per fermare l’allevamento di animali vittime di una selezione genetica estrema che, come di recente documentato anche dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, determina gravi patologie a danno di questi animali.

“Chiediamo agli eurodeputati di sostenere la nostra petizione per impedire che l’allevamento dei polli broiler prosegua: alla luce delle nostre investigazioni e dei pareri scientifici dell’Efsa, riteniamo infatti che gli allevamenti di questi animali siano in contrasto con l’attuale legislazione europea a tutela del benessere degli animali. Ma non è possibile accettare la sofferenza sistematica che miliardi di polli in tutta l’Ue sono costretti a subire a causa di una selezione genetica operata per il solo profitto dell’industria della carne”, afferma Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.

Nella sua richiesta rivolta agli europarlamentari, Animal Equality è sostenuta da più di 60 associazioni e organizzazioni italiane, europee e internazionali che supportano la petizione di Animal Equality chiedendo agli eurodeputati di appoggiarla in occasione del voto del 24 maggio.