Le Ong dettano la linea all’Onu e pretendono di imporla al popolo italiano

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Allacciamo le cinture, che le Ong ormai sono pronte a dettare legge. Di qui a qualche mese conosceremo il giudizio delle Nazioni Unite sul rispetto dei diritti umani in Italia e c’è da giurare che faranno breccia le tesi più estremiste dei trafficanti del mare (e non solo). Il governo degli sconfitti avrà altre munizioni per colpire l’identità del nostro popolo.
Migranti, rom, tortura e tanto altro ancora: tutto fa gioco pur di sovvertire la cultura e la tradizione nazionale.
Tanto per non farci mancare niente, dal Palazzo di Vetro arriverà l’ordine di istituire la commissione nazionale indipendente per i diritti umani. Ovvero, l’Italia trattata come un Paese del terzo o quarto mondo su gentile richiesta delle Ong.
Poliziotti e carabinieri nel mirino delle Ong

Scrive Francesca Mandelli sul sito glistatigenerali.com che “le ragioni per cui non è stata ancora creata sono opposte: c’è chi dice che la Commissione non serve, e chi invece ha paura che serva. Da un lato si dice che è uno spreco di soldi, con altre poltrone da occupare, dall’altro, invece, se poi questa commissione o authority funziona davvero spaventa. L’Italia però si è data l’obbligo di averlo tale strumento. Un organo distante dal governo e dai partiti, che possa analizzare la situazione dei diritti umani, serve certamente. Abbiamo il Garante dei diritti delle persone private delle libertà personali ma non basta, non è la stessa cosa”.
Insomma, dobbiamo farci male da soli. Immancabile la richiesta di modifica di una legge approvata poco più di un anno fa, la 110 del 2017, quella che ha introdotto il reato di tortura in Italia, in modo da colpire con più vigore poliziotti e carabinieri a gentile richiesta di qualunque delinquente.
E’ razzismo se le case popolari vanno agli italiani (e nemmeno avviene)

L’obiettivo dei nemici delle nostre forze dell’ordine è inasprire ancora di più ogni genere di sanzione. Non poteva essere ovviamente dimenticata la pretesa di identificare gli agenti, magari attraverso codici numerici su caschi e divise. Così si potrà favorire al meglio la vendetta delle bande criminali.
Tanto per capire che razza di polpetta viene cucinata nella mensa delle Nazioni Unite dai vivandieri delle Ong che lavorano ai dossier contro l’Italia, c’è ovviamente il capitolo immigrazione. Modificare, sospendere, stracciare i decreti sicurezza, per continuare a fare quello che vogliono.
Non è finita. All’Onu si dovranno occupare perfino di emergenza abitativa, per stabilire che è segregazione razziale prevedere che le case popolari vadano prima ai nostri connazionali, e nemmeno avviene. Poveri Rom, potremmo aggiungere.
Non poteva sfuggire all’attenzione di Amnesty internazional, delle Ong e di tutti quelli che sbarcano il lunario in questa maniera, il richiamo politico a priorità tipiche della sinistra più o meno estrema, più o meno grillina. Avanti con lo ius soli. Impedire l’uso dei Taser da parte della polizia. E ovviamente la necessaria legge contro l’omo-bi-transfobia (letterale).
Domanda: possiamo sapere quanto diamo alle Nazioni Unite per farci scaraventare addosso i rapporti confezionati dalle Ong? E’ possibile reclamare un po’ di dignità da parte di chi governa l’Italia e da chi la rappresenta in quel consesso? Perché è intollerabile farci prendere a schiaffi da tutto il mondo.                     fonte https://www.secoloditalia.it/