Lira turca in caduta

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Nonostante previsioni già di per sé pessimistiche degli analisti, la Banca centrale turca è riuscita ad andare oltre deliberando un nuovo taglio dei tassi di 200 punti base e portando il tasso di riferimento dal 18% al 16%.

Come di consueto ha vinto la linea imposta dalla presidenza della Repubblica, che sfida apertamente i mercati. Si tratta del secondo taglio in un mese (in settembre si era passati dal 19% al 18%). La decisione si è subito ripercossa sulla valuta, che da inizio anno ha perso il 22%, e che dopo la notizia ha accusato un pesante calo (nuovo minimo storico a quota 9.49 lire per dollaro).

Il presidente turco Erdogan continua dunque da perseguire la strategia della crescita con ogni mezzo: il rimbalzo del Pil (nel 2021 previsto in aumento del 9%) è stato infatti parecchio agevolato dalla debolezza della lira che, in combinazione con una ripresa della domanda globale in uscita dalla pandemia, ha favorito un boom dell’export.