LOGISTICA, STANZIONE (FILT CGIL LOMBARDIA): «TRE PROPOSTE PER CAMBIARE IL SETTORE, FORTI DEL NOSTRO INSEDIAMENTO»

0
76
lavoro

La FILT-CGIL Milano Lombardia, categoria dei trasporti della CGIL, nasce nel 1980 attraverso la federazione di settori storici e avanguardistici del sindacalismo italiano quali i Servizi Ferroviari, l’Autoferro e il Trasporto Aereo.

Questi settori sono stati per moltissimo tempo i “padri nobili” della FILT e i loro iscritti rappresentavano la netta maggioranza del tesseramento della categoria. A partire dai primi anni duemila la classe dirigente della FILT Milano e Lombardia si avvede dei profondi cambiamenti in atto in ambito di insediamenti produttivi e del progressivo sviluppo del sistema della logistica. FILT-CGIL Lombardia decide pertanto di indirizzare il proprio agire nella tutela di questi “nuovi lavoratori”. I centri logistici nascevano allora in remote località spesso isolate dai centri urbani, e a questo isolamento geografico corrispondeva un isolamento umano, di persone, cittadini italiani e stranieri, completamente abbandonati ed esclusi dalla possibilità di accedere alle tutele individuali e collettive, altrove di normale appannaggio. Per cercare un contatto con queste persone, la FILT-CGIL Lombardia attrezzò un camper itinerante, utilizzando anche la modalità comunicativa di testi sindacali tradotti in diverse lingue (inglese, francese, arabo) per offrire il proprio aiuto a quei lavoratori dimenticati.

Oggi la FILT-CGIL su circa 25mila lavoratori iscritti ne conta ben 13.301 provenienti dal settore logistico, con una prevalenza evidente da quei territori nei quali sorgono il maggior numero di impianti di logistica, come emerge dai dati delle slides allegate.

Le proposte della FILT-CGIL Milano Lombardia per la logistica:

 

1.      1 – Gli enti locali, i comuni e in generale i territori non riescono ad esercitare potere negoziale rispetto agli insediamenti dei centri logistici, in particolar modo delle grandi multinazionali del settore. Per questa ragione è necessario un PIANO REGOLATORE REGIONALE SULLE LOGISTICHE in cui Regione Lombardia diventi soggetto attivo.

«Troppo spesso vengono lasciati da soli piccoli enti locali a contrattare con giganti dell’economia globale, sarebbe invece necessario che una grande istituzione chieda qualità del lavoro a partire da quale Contratto Nazionale di lavoro applicare e qualità dell’insediamento come mezzi ecocompatibili» a dirlo è Luca Stanzione – Segretario Generale della FILT CGIL Lombardia

2.      2 – É necessario normare le procedure e le regole che attengono al sistema degli appalti fra privati ad incominciare da quale Contratto Nazionale applicare, il numero di subappalti consentito, la tariffa minima da pattuire attraverso una LEGGE REGIONALE SUGLI APPALTI PRIVATI.

3.      3 – Il mondo della cooperazione è connotato da complessità e sfaccettature. Assieme ad aziende cooperative virtuose convivono purtroppo cooperative opache. Approvare, a livello regionale, una norma che ponga il vincolo, in relazione alle assemblee periodiche dei soci, di MASSIMO CINQUE DELEGHE, permetterebbe una maggiore trasparenza nella gestione delle cooperative e la realizzazione dei principi Costituzionali che riconoscono “La funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata”.