Loro, li conosciamo bene, sono Rocìo Muñoz Morales e Raoul Bova

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Sono attori di successo. Ma anche persone di successo. Ma di un altro tipo: di quello “umano”. Perché si stanno impegnando come possono per questa emergenza. Raul Bova, già il mese scorso, aveva infatti messo a disposizione quello che aveva per l’emergenza (un suo locale in Puglia: ha detto ai sanitari prendetelo e fatene ciò che volete). Ma oggi salta fuori un’altra cosa: la notte, tutti e due lasciano casa, la famiglia, e vanno a fare qualcosa: vanno ad aiutare gli ultimi.

Sono infatti entrambi volontari della Croce Rossa. E oggi, oggi che siamo in pandemia, si stanno rimboccando le maniche e per diversi giorni a settimana prendono e vanno a portare aiuti ai senzatetto per le strade di Roma. Portano indumenti, spesa. E per chi è solo fanno invece consegne a domicilio. Stanno vicino a chi ha bisogno, a chi è in difficoltà. Già avevano iniziato a farlo durante il terremoto di Amatrice, e oggi che l’emergenza è addirittura più grande non si sono tirati indietro. Mascherina, guanti e divisa della Croce Rossa e via per le strade di Roma. Anche perché, dice Bova: “Con la diffusione del coronavirus la vita dei senzatetto è peggiorata: oltre al rischio di contrarre la malattia, nessuno fa più loro l’elemosina, nessuno lascia loro avanzi di generi alimentari invenduti, non ci sono ricoveri dove ripararsi se fa freddo.

Un bellissimo gesto, d’esempio per tutti. Davvero molto. Che ci dimostra che nella vita di si può avere successo professionale senza dimenticarci da dove si viene, senza dimenticarci di rimanere umani, empatici. Di considerarsi comunque parte di una comunità.

A tutti e due, un grazie. Davvero grazie per quanto state facendo non come attori, ma come persone e cittadini.

Leonardo Cecchi