Paita: “Per il Colle un nome che raccolga consensi oltre gli steccati di appartenenza”

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Sulla stessa linea del deputato Luciano Nobili si attesta la deputata di Iv Raffaella Paita che al Foglio dice

“Draghi sarebbe il nome ideale per il Quirinale: vanta un’autorevolezza internazionale, può svolgere un ruolo di primo piano in Europa, il presidente, lungi dall’essere un tecnico, ha dimostrato di essere un raffinatissimo politico. Anche in un ruolo super partes, potrebbe esercitare straordinarie qualità per incarnare l’unità della nazione”.

Al momento, Draghi non è il candidato di nessuno.
“Lega, Fdi e Fi, insieme, partono favoriti, perciò hanno il sacrosanto diritto di avanzare la prima candidatura. Lo ha detto bene Renzi: l’indicazione di Berlusconi preclude qualsiasi possibile intesa. Serve un nome che raccolga consensi oltre gli steccati di appartenenza. Serve un nome in una logica `espansiva’”.

Un ostacolo sulla via di Draghi al Colle è il terrore di elezioni anticipate.
“Come ha spiegato Renzi, non ci possiamo permettere elezioni politiche nel 2022 e nemmeno un governo fotocopia dell’attuale”.