PARCHI. SANTORO, DAL ZOVO E HONSELL: DDL 144 POCO INCISIVO SU AMBIENTE

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Un’occasione persa. Si può riassumere così l’opinione dei gruppi di Opposizione sul ddl 144 oggi all’esame dell’Aula

Tutti e tre i relatori di minoranza – Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, Ilaria Dal Zovo del M5S e Mariagrazia Santoro del Pd – lamentano infatti l’assenza di norme “più incisive” sulle tematiche ambientali oggi di grande attualità.

“Ci si attendeva un provvedimento innovativo – ha detto Dal Zovo – mentre l’attuale proposta risulta un testo di aggiornamento della normativa esistente”. “La legge apporterà – incalza Santoro – una serie di adeguamenti che non incideranno nella funzione che svolgono le aree protette della Regione”. “Stupisce – osserva Honsell – che in questa legge non si tratti mai delle tematiche ambientali diventate così urgenti negli ultimi anni, senza mai nominare la Tempesta Vaia”.

Il secondo aspetto critico sottolineato dai tre gruppi politici riguarda il ridotto coinvolgimento dei portatori di interesse. “Le principali associazioni ambientaliste – si legge nella relazione di Honsell – invitano il legislatore, nelle memorie che ci sono state inviate, a non affrettarsi a portare in approvazione questa norma ma a continuare il processo di consultazione con tutti i portatori di interesse al fine di varare una riforma condivisa di più ampio respiro”. Dal Zovo avrebbe gradito anche un maggior coinvolgimento “degli enti più vicini alle aree protette, quindi i Comuni”.

Un’altra preoccupazione condivisa dalle tre relazioni è relativa all’attività turistica. “Viene introdotto il concetto di turismo ecocompatibile – fa notare Santoro – ma chi stabilirà se un’iniziativa turistica sarà ecocompatibile o meno? Addirittura si ritiene di eliminare la possibilità che il Comitato tecnico-scientifico si esprima sulla programmazione per la fruizione turistica”.

Viene lamentata anche una sottovalutazione del ruolo del Comitato tecnico scientifico “che a nostro avviso – rimarca Dal Zovo – dovrebbe essere il braccio operativo e la guida per le scelte da fare”. A questo proposito Honsell sottolinea “la riduzione della componente scientifica nel Cts con una conseguente predominanza di dirigenti regionali”. “C’è un indebolimento chiaro della rappresentanza scientifica e dell’apporto che i ricercatori possono fornire”, insiste Santoro.

Infine i relatori disapprovano il “no” espresso dalla Maggioranza, durante la discussione in commissione, all’istituzione della Riserva naturale della val d’Arzino. “Si manca di coraggio – scrive Santoro – : quella valle e quel fiume devono essere riconosciuti come area tutelata non solo rispetto alla conservazione degli habitat ma in quanto Riserva naturale: ripresenteremo l’emendamento in Aula sperando in un ripensamento della Maggioranza e della Giunta”. Sullo stesso punto esprime “molta delusione” anche Honsell, che aveva chiesto di sottoscrivere la proposta Pd.

Dal Zovo, nel ringraziare l’assessore “per aver tolto dalla norma la previsione di abrogazione di alcuni aspetti importanti, come l’Area protetta del Carso”, garantisce da parte del M5S “un atteggiamento costruttivo per far approvare all’Aula misure di buon senso”.