Più luci che ombre da questa tornata elettorale

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frattoianni
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Una luce: le #coalizioni progressiste funzionano. Almeno sulla carta.

#Milano, #Bologna, #Napoli sono segnali importanti. Come pure i ballottaggi a #Roma e #Torino. E altri ottimi segnali arrivano da altre città.
Ma attenzione. Il campo progressista non è (ancora) strutturato e organizzato.
Il PD è evidentemente un dato stabile, tutto il resto no.
Un’ombra, pesante: l’#affluenza al voto. Bassa, in alcuni casi troppo bassa. Si tratta di un pessimo segnale per la politica e per la classe dirigente.
Soprattutto se si considera che il voto nelle grandi città ha avuto molto di politico e poco di territoriale.
Mi pare che nella bassa affluenza si possa individuare un segnale di stanchezza dei cittadini e più probabilmente di sfiducia. Vedremo nei prossimi giorni in quali quartieri è aumentato il partito del non voto e se, come credo, riguardi le classi popolari. Se fosse come credo, lì ci sarebbe un segnale di avvertimento per noi e per tutta la coalizione progressista, bisogna evitare che trovino le risposte alle loro paure sociali nella #destra, come è accaduto in passato.
Ed ora parliamo di noi.
Abbiamo dato vita ad alcune liste e abbiamo contribuito ad altre.
Abbiamo ottenuto risultati importanti a Bologna, Torino, Napoli, Trieste, Savona.
Abbiamo dato più peso all’#unità che all’identita, dimostrando generosità (non è la prima volta).
Ma non basta. Non basta più. Anzi, possiamo dire che questa incertezza sta diventando il problema.
I cittadini hanno bisogno di punti di riferimento politici stabili, duraturi, organizzati.
Non c’è altra strada possibile per l’immediato futuro che definire una struttura organizzata nel campo della sinistra, con chi ci sta. A partire da Sinistra Italiana.
Perdere ulteriore tempo renderebbe impossibile qualunque opzione. E il danno sarebbe per tutta la coalizione progressista.
In ultimo: un grandissimo augurio al nostro Lorenzo Falchi, rieletto sindaco di #SestoFiorentino, con oltre il 70% dei consensi!