Pregliasco: “Monitoriamo per riaprire gradualmente, avanti a piccoli passi e date certe per operatori”

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I dati su morti e ospedalizzazioni andranno in discesa perché sono legati alla vaccinazione

Rimane la possibilità di un rialzo del numero di casi che potrebbe comunque potrebbe determinare della variazioni in peggioramento sugli altri parametri e far risalire, seppur non in modo così proporzionale come in passato, il numero di casi”. Lo ha detto a Sky TG24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ospite di ‘Timeline’. “Riapriamo con grande buon senso e monitoriamo in modo tale che si possa procedere in un’ottica di certezza verso continue aperture – ha detto ancora -.

Ben venga la revisione di alcuni parametri come l’Rt l’ospedaliero invece dell’Rt dei sintomatici perché ci serve per monitorare la tendenza i quelle forme più pesanti che necessitano l’ospedalizzazione e una capacità di risposta del SSN che ci vede ben messi, siamo sul 20-25% a seconda delle Regioni di occupazione di posti letto.

Però 20% non vuol dire che le terapie intensive siano proprio libere”. “Sono – ha spiegato il virologo – per una progressione continua delle riaperture che ci induca all’attenzione e a volere l’obiettivo più importante della migliore estate possibile. Londra è più avanti rispetto alla riaperture, però anche loro continuano a ribadire di temere le varianti.

Andiamo avanti con piccoli passi e date certe, che è quello che angoscia, oltre alla chiusura, tutte le categorie produttive che devono avere degli elementi certi. Il punto è che ci stiamo avvantaggiando degli effetti delle chiusure, ma oggi c’è ancora la possibilità di incontrare qualcuno che ci possa contagiare. Bisogna continuare a monitorare per vedere questo trend di miglioramento”, ha concluso. “Possiamo essere tranquilli per la capacità dei vaccini di proteggerci dalle due varianti indiane. Anche se possono sembrare ridicolo, dobbiamo attenerci a quelle indicazioni che ci invitano a ridurre al minimo i contatti a rischio”.

No-vax ingurgitano qualsiasi tipo di farmaci senza storie quando c’è l’emergenza della malattia e i gioco fra rischio e beneficio viene facilmente accettato. Sulla vaccinazione incredibilmente si inseriscono elementi di sfiducia verso le istituzioni. C’è proprio una difficoltà di considerare questa patologia grave. E’ vero che la maggior parte delle persone che la subiscono possono raccontarcelo, però statisticamente ci sono ancora quote di mortalità nonostante i risultati ottenuti.

Si disquisisce anche sull’effetto della mascherina, e dei suoi presunti effetti sulla respirazione. E’ incredibile ma rimane difficile far comprendere anche l’aspetto solidale della vaccinazione”. Lo ha detto a Sky TG24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ospite di ‘Timeline’ che ha spiegato: “Riducendo la quota di soggetti suscettibili riduciamo la possibilità che le persone possano essere contagiate. Questo è banale e di buon senso ma è proprio l’elemento diffusivo è fondamentale

Sta bene la di là dello spavento e dell’attenzione mediatica. Il parametri sono più che buoni, al di là dello spavento non ci saranno possibili danni perché nella fase uno della sperimentazione una quota parte dei volontari aveva subito concentrazioni più alte di vaccino. Ed è proprio questa la finalità dei primi studi”. Lo ha detto a Sky TG24 Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ospite di ‘Timeline’ rispondendo ad una domanda sulla giovane che aveva ricevuto, per errore, quattro dosi di vaccino. “Anche in Germania 8 casi analoghi nei quali non si sono poi visti ad oggi effetti pesanti. Detto questo stiamo lavorando tutti ad aumentare l’indice terapeutico di sicurezza del vaccino per aumentare il numero di persone che vogliono vaccinarsi.