Ricciardi: “Rischiamo 100mila casi al giorno, picco non ancora raggiunto”

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La variante delta aveva già cambiato le carte in tavola, perché anch’essa si riproduceva a velocità enorme, ma omicron addirittura la sorpassa di quattro o cinque volte, quindi ci troviamo di fronte a varianti che hanno capacità riproduttiva e di contagiare enormi.

Soprattutto omicron, che in qualche modo oltrepassa alcune resistenze. La vaccinazione, anche quella con due dosi, è fondamentale, perché evita di andare in ospedale, evita conseguenze gravi ed evita di morire, però purtroppo non evita più in maniera assoluta l’infezione.  Quindi ci saranno due pandemie: la pandemia per i non vaccinati, che avranno conseguenze gravi dal punto di vista clinico, e la pandemia per i vaccinati, che potranno infettarsi con gli inconvenienti come dover stare a casa, fare tamponi e isolarsi. La combinazione di entrambe provoca pressione sul servizio sanitario nazionale. Le vaccinazioni rimangono il presidio fondamentale, però in questa fase ci vuole anche il comportamento e le misure del Governo sono state improntate proprio a cercare di far adottare comportamenti sani”. Lo ha detto a Sky TG24 Walter Ricciardi, presidente della Federazione mondiale di Sanità Pubblica, ospite di ‘Buongiorno’.

Con Omicron “il booster di  vaccino protegge anche dall’infezione, anche se in maniera non totale ma sicuramente significativa, sia contro la malattia grave. Il ciclo di base con due dosi protegge fortemente dalla malattia grave ma non dall’infezione, per cui è necessario essere rafforzati nella protezione dalla dose di richiamo.

Proprio ieri è uscito uno studio che dice che omicron sembra meno violenta dal punto di vista della manifestazione clinica, ma per dire la parola fine su questo dobbiamo aspettare. Ci muoviamo in un terreno dove ci sono comunque tanti vaccinati, quindi prima di dire che è meno violenta dovremmo vedere quali sono gli effetti sulle persone non vaccinate, che nei Paesi occidentali sono una minoranza ma importante”. Così a Sky TG24Walter Ricciardi, presidente della Federazione mondiale di Sanità Pubblica, ospite di ‘Buongiorno’.

“L’accordo del G20 prevedeva di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro i primi sei mesi del 2022. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti, che significa produrre tante dosi di vaccino, sia per fare i richiami nei Paesi che hanno già fatto il ciclo vaccinale, sia per fare le prime dosi nei Paesi che sono ancora scoperti.

Per questo non c’è alternativa, bisogna fare una sospensione temporanea dei brevetti e favorire il trasferimento tecnologico per la produzione di miliardi di dosi di vaccino, proprio in quei Paesi come l’India, l’Indonesia, il Sudafrica, che sarebbero già in grado di farlo ma che non hanno abbastanza dosi di vaccino. Se non facciamo questo continueremo ad avere picchi epidemici alternati”. Così a Sky TG24 Walter Ricciardi, presidente della Federazione mondiale di Sanità Pubblica, ospite di ‘Buongiorno’.