Siamo stati eletti con un programma elettorale fortemente ispirato all’autodeterminazione dei popoli e che ci impegnava
Di fronte ad attivisti ed elettori, a compiere ogni sforzo per riconoscere lo Stato di #Palestina. Gli atti di guerra in corso, scatenati dal tentativo di sgombero di intere famiglie palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme est, sono solo l’ultimo di una lunghissima e ricorrente serie di atroci violenze che non avrà fine finché a entrambe le parti non sarà riconosciuto il medesimo status di autonomia e indipendenza, nel pieno e reciproco riconoscimento e rispetto.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina è un passo imprescindibile per qualunque reale e genuino processo di pace. Noi de L’Alternativa c’è teniamo fede al programma elettorale col quale e per il quale siamo stati eletti. Per questo, abbiamo appena presentato una mozione che chiede al governo di riconoscere in modo formale lo Stato di Palestina, con effetto immediato, entro i confini del 1967 secondo quanto dispongono le rilevanti risoluzioni delle Nazioni unite.
Al Governo chiediamo anche di attivarsi in tutte le sedi internazionali perché in Israele e in Palestina venga rispettato il diritto internazionale.
Alle violenze, alle ingiustizie e al silenzio complice: l’Alternativa c’è
