SARS-CoV-2 e mutazioni

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In queste ultime settimane abbiamo sentito spesso parlare – erroneamente – di virus indebolito. Cosa determina un cambiamento in un virus? Una mutazione nel suo materiale genetico (RNA in questo caso) che viene selezionata e mantenuta e che quindi causa l’espressione di una proteina diversa ma funzionale alla riproduzione del virus. Abbiamo anche sentito gli scienziati dichiarare più volte che questo virus non sembra avere propensione al cambiamento e che mutazioni significative non sono state identificate. Ad eccezione di una: la mutazione D614G. Si tratta di una sostituzione di un amminoacido (uno dei mattoncini di cui sono fatte le proteine) nella famosa proteina Spike, quella utilizzata dal virus per entrare nelle nostre cellule. Questa mutazione ha preso il sopravvento in Europa e USA, mentre è poco diffusa in Cina. Il virus mutato europeo e americano (presente da noi sin dall’inizio!), è più infettivo del virus originario (wild type) perchè la mutazione favorisce l’ingresso nelle nostre cellule. Inoltre, la mutazione D614G potrebbe ridurre l’efficacia degli anticorpi contro il virus. Quindi abbiamo una mutazione, questa mutazione conferisce un vantaggio al virus e lo rende più infettivo e forse più resistente al sistema immunitario.

AntonellaViola