Sassoli al ministro degli esteri turco: “inaccettabile usare i migranti per far pressione sulla UE”

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Il presidente del Parlamento Europeo ha affermato durante un incontro con il ministro degli Esteri turco che è inaccettabile l’uso della questione dei rifugiati per esercitare pressioni sull’Unione Europea.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito diverse volte che il suo paese sarà costretto ad aprire le frontiere con i paesi europei ai rifugiati, se non sarà fornita un’assistenza decente da parte dell’UE.

“Oggi ho avuto uno scambio di vedute in maniera franca con Mevlut Cavusoglu. Ho ribadito la forte condanna dell’UE per l’intervento militare nel nord-est della Siria. È una violazione inaccettabile del diritto internazionale che mina la stabilità e la sicurezza della regione”, cita Sassoli il servizio stampa del Parlamento Europeo.

David Sassoli ha osservato che il Parlamento Europeo “segue con attenzione la crisi umanitaria e dei rifugiati”.

“E’ inaccettabile usare le persone in fuga da guerra e persecuzioni per ottenere un vantaggio politico o fare pressione sull’UE”, si legge nel comunicato.

Sassoli e Cavusoglu hanno anche concordato che il dialogo è essenziale per affrontare le numerose sfide che i paesi hanno in comune. Tra esse nel comunicato vengono sollevate la migrazione e la lotta al terrorismo.

David Sassoli, è stato eletto il presidente del Parlamento Europeo nello scorso mese di luglio ed ha diverse volte condannato l’azione militare di Ankara in Siria. Pochi giorni dopo l’avvio dell’operazione turca Fonte di Pace il presidende del Parlamento Europeo si è rivolto addirittura ad USA e Russia chiedendo di “fermare la Turchia”.
Operazione “Fonte di Pace”Ankara accusa miliziani curdi dell’autobomba nella città siriana al confine con la Turchia
Lo scorso 9 di ottobre Ankara ha dato il via all’operazione denominata “Fonte di Pace” per assicurarsi una zona cuscinetto al confine con la Siria e per sgomberare il campo dalla presenza delle milizie curde dell’YPG.

Le azioni di guerra sono andate avanti per diversi giorni, finché il 17 ottobre USA e Turchia si sono accordati per un cessate il fuoco di 120 ore, condizionato al ritiro dei curdi dai territori della zona di sicurezza.

Il 23 ottobre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dunque dichiarato concluse le operazioni militari, dopo aver concluso un accordo anche con la Russia a seguito dell’incontro avuto con Vladimir Putin a Sochi.