Secondo l’Unicef il 36,8% (con un aumento del 39,1% rispetto al 1990) della popolazione tra i 5 e i 19 anni ha gravi problemi di sovrappeso, dovuti spesso a malnutrizione e sedentarietà. I ragazzi grassi sono raddoppiati dal 2000 al 2016.
È venuto il momento di aprire una seria riflessione sulle abitudini dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie. Malnutrizione non vuol dire solo non avere da mangiare, ma anche nutrirsi in modo errato. E la nostra società fornisce pessimi esempi: pasti saltati, spuntini a orari impensabili, fast food. Troppo spesso dalle nostre tavole spariscono alimenti che per generazioni hanno costituito la base della nostra dieta.
Per non parlare del fatto che oggi i nostri giovani hanno perso l’abitudine a stare all’aria aperta e praticare sport. L’esercizio fisico al contrario deve essere alla base dell’educazione dei bambini. Praticare sport aiuta a socializzare, a rispettare le regole, a stare bene con se stessi e con gli altri, a competere in modo leale, a mantenersi in forma. Purtroppo invece oggi troppi ragazzi preferiscono Fortnite a una partita all’oratorio.
Ben vengano dunque le politiche del governo a favore di una corretta alimentazione e volte a rendere accessibile a tutti la pratica sportiva partendo dalla scuola. Altrimenti avremo due generazioni di obesi che saranno anche cattivi cittadini.
