Stati Generali, Toti: “Arroganza Pd, De Micheli ignora i progetti liguri”

0
73

GENOVA – Il presidente della Liguria e fondatore di Cambiamo Giovanni Toti non lesina stoccate alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli. E lo fa anche durante gli Stati generali della Liguria, evento che ha unito ancora una volta il centrodestra intorno alla ricandidatura del governatore ligure per il secondo mandato. “L’arroganza del Pd e l’ignoranza dei suoi dirigenti politici è senza limiti. Il ministro De Micheli, a Savona, non solo non ha proferito parola sul disastro autostrade, sulle opere necessarie al Ponente, sulle centinaia di milioni di danni del maltempo nella nostra regione. Non solo non si è confrontata neppure un minuto con le istituzioni locali, ma è andata con l’auto blu a fare propaganda politica. Soprattutto ha dimostrato di non sapere di cosa stesse parlando: sui danni del maltempo esistono già un’ordinanza di Protezione Civile e un Commissario”, ha detto Toti.

“Basta un Decreto, una banale firma, che poteva mettere ormai mesi fa, per dare i soldi necessari al ripristino delle Funivie. Ora conciona di commissari: non con i sindaci, la Provincia o la Regione ma nelle sezioni di partito, promettendo la nomina di funzionari (di partito?). Caro Ministro, su sveglia! Non servono poltrone ma una firma del Governo. E rassegnati, se i cittadini non votano più il tuo partito, non salverete i vostri posti con qualche inutile nomina romana. Anzi, a questo punto viene da pensare che la Liguria starebbe meglio con una poltrona in meno… la tua”, ha proseguito.

Sono stati numerosi gli interventi del governatore sul palco dei Magazzini del Cotone a Genova. “Non è più la regione del mugugno, ma in questi anni la Liguria ha iniziato a guardare al futuro con una rinnovata speranza”, così ha detto aprendo gli Stati Generali che hanno segnato l’inizio della campagna elettorale per le regionali. L’evento si è svolto nell’arco dell’intera giornata di sabato 22 febbraio, un momento di confronto tra amministratori liguri, associazioni di categoria, volontariato, sindacati, rappresentanti del mondo del lavoro e della società civile.

“Da questa giornata mi aspetto tanti suggerimenti, tanti spunti, il coinvolgimento di tante categorie che ci hanno aiutato in questi anni a costruire un percorso positivo. Mi aspetto idee per il futuro, di conoscere le cose che non vanno e su cui dobbiamo accelerare: è un momento di confronto dialettico, di proposta, anche di critica. E’ un “tagliandone” alla nostra auto di maggioranza e, soprattutto, un pieno di benzina e di idee per il futuro”, ha esordito il governatore. “Non c’è alcuna sindrome della pancia piena in questi nostri primi 5 anni, c’è invece voglia e fame di futuro, di continuare questo percorso e di farlo insieme, nella consapevolezza che la politica può cambiare molto, ma per cambiare veramente occorre un grande coinvolgimento delle categorie, di tutte le persone”.

“Questo modello ha funzionato nella gestione dell’emergenza, dell’economia nella sua trasformazione anche in un momento difficile del nostro Paese, ha funzionato per le fasce più deboli. Pensiamo ai piani delle case popolari, all’abbattimento della Diga di Begato: sono il simbolo più evidente. Di tutto questo parleremo oggi, in una giornata che non vuole essere trionfale conclusione e bilancio, né vuole essere l’inizio di una campagna elettorale: vuole essere un momento di confronto con tutti quelli che ci hanno accompagnato e speriamo ci accompagnino anche nei prossimi 5 anni”.

A chi gli ha domandato quali siano gli obiettivi per i prossimi cinque anni, il presidente della Regione ha risposto che “sono tantissimi: abbiamo avviato una serie di riforme epocali che stanno iniziando a dare i propri frutti, dall’ambiente e il ciclo dei rifiuti fino alla formazione professionale, che ci sta dando grandissime soddisfazioni se è vero, come è vero, che abbiamo numeri positivi del fabbisogno occupazionale mentre il resto d’Italia arranca. Penso, poi, alla trasformazione urbanistica delle nostre città con progetti di recupero del territorio. E penso alla sanità che deve essere sempre più competitiva e diffusa sul territorio e più efficace. Mi aspetto da questa giornata tanti suggerimenti e spunti dalle categorie che in questi anni ci hanno aiutato a costruire un percorso positivo, mi aspetto tante idee per il futuro e suggerimenti per migliorare le cose che ancora non vanno come vorremmo e su cui dobbiamo accelerare”, ha proseguito Toti.

Berlusconi? “Non so quando verrà, ma verrà sicuramente perché lo ha promesso. Lo ha promesso al suo partito, me lo ha assicurato quando ci siamo sentiti nelle scorse settimane. Verrà quando la campagna vera e propria sarà cominciata. Mi preoccupa più non avere un avversario, che vedere i leader politici della nostra coalizione, abbiamo tutto il tempo di invitarli con grande calma. Abbiamo più di tre mesi per dipanare i nostri argomenti. La nostra non sarà una campagna elettorale fatta sulle promesse, sarà fatta sulla promessa di futuro basato su solide fondamenta costruite in questi cinque anni. I partiti ci sono, la fiducia dei liguri è molto alta, così come lo sono le aspettative su di noi che cercheremo di non deludere”.

E’ saltato all’occhio che proprio alla convention, tra i simboli degli alleati, mancava quello della Lega. Nessun attrito, rassicura Toti: “””Salvini sarà a Genova, Rixi è salito su questo palco. Sono stato da loro a Loano. Non è che ogni tre ore se non vediamo un leghista ci preoccupiamo”, ironizza Toti. “Capisco la vostra spasmodica attenzione, ma la campagna elettorale durerà fino alla fine di maggio. Non credo che ci ammanetteremo per girare tutti insieme per tranquillizzarvi”

Alla convention hanno partecipato il leader di Confindustria Genova, Giovanni Mondini, il presidente dell’aeroporto di Genova Paolo Odone, tantissimi sindaci e esponenti politici locali, oltre agli assessori della giunta regionale. C’è stato spazio, nel corso della giornata, anche per alcune case history come quella dedicata alla Protezione Civile e al ponte Morandi, con la partecipazione del Commissario per la ricostruzione e sindaco di Genova, Marco Bucci. Tra i momenti più seguiti anche durante la diretta facebook sul profilo di Giovanni Toti, il ‘tavolo’ con l’intera coalizione di centrodestra: Edoardo Rixi (Lega), Chicco Iacobucci (FdI), Carlo Bagnasco (FI), Andrea Costa (Liguria Popolare), Manuela Gagliardi (Cambiamo! con Toti Presidente) che si sono confrontati in un incontro dal titolo “Uniti si vince”.