Supermercati, la Cgil indice lo sciopero per domenica 5

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Chiesta chiusura festiva e orari ridotti. il codacons: controlli sui prezzi
enrico ferrari Anche se alcune catene hanno in ogni caso deciso la chiusura domenicale (è il caso delle rete Coop, che ha abbassato le serrande anche nei centri commerciali Gabbiano a Savona e Le Serre di Albenga, confermando lo stop anche per il 5 e 12 aprile), i rappresentanti sindacali Cgil hanno indetto uno sciopero regionale per la prossima domenica. Come già il 29 marzo, la Camera del lavoro chiede che i punti vendita restino chiusi di domenica. Intanto i sindacati dei consumatori sollecitano controlli sui prezzi. Supermercati Dice il segretario Filcams-Cgil della provincia di Imperia Paolo Marengo: «Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere, sia a livello regionale che nazionale, la chiusura domenicale dei supermercati, la riduzione del nastro di apertura giornaliero per un massimo di 12 ore e più sicurezza. La loro salute, la salute dei loro familiari e quella di chi a fare la spesa deve essere elemento centrale. Ecco perché abbiamo dichiarato sciopero domenica scorsa e perché lo dichiariamo nuovamente per il 5 aprile». Prosegue: «Ecco cosa ripetono i lavoratori del comparto: “Non è essenziale fare la spesa di domenica. Ce la stiamo mettendo tutta, ma siamo allo stremo: chiudere la domenica sarebbe il meritato grazie a chi, nonostante la paura, serve il Paese. Questo momento tragico lo stiamo vivendo anche noi. Turni massacranti, carenza di dispositivi di protezione individuale e la costante paura di essere troppo esposti al contagio. Vediamo clienti che vengono a comprare anche sei o sette volte nella stessa giornata solo per uscire di casa. Così non è sostenibile”. Chiudere la domenica sarebbe il meritato grazie a chi, nonostante la paura, sta garantendo questo servizio essenziale». Prezzi Il Codacons ligure ha presentato un esposto alle Procure di Genova, Savona, Imperia e La Spezia su possibili speculazioni che riguardano i prezzi dei carburanti in regione. Dicono i portavoce: «L’ emergenza ha portato a un crollo del petrolio, le cui quotazioni hanno raggiunto i livelli minimi da 17 anni. Una diminuzione che non ha avuto ripercussioni sui prezzi dei carburanti alla pompa: a fronte di un calo del greggio attorno al 60% sono calati del 6 per cento. I listini delle benzina nei distributori devono calare di almeno 25 centesimi di euro, e c’ è un margine di 15 per il gasolio». Il Codacons in Liguria ha anche avviato controlli sui prezzi dei generi alimentari attraverso la collaborazione dei residenti, che saranno contattati per segnalare rincari ingiustificati di frutta, versdura, poane, lette, farina e altri generi di prima necessità: «In caso di speculazioni ci rivolgeremo ai Nas».