TRANSIZIONE ECOLOGICA O TRANSIZIONE MENTALE?

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Sia ben chiaro, le fabbriche che fanno ceramica, acciaio, carta, vetro, la chimica, il cemento/gesso/calce/malta non le puoi far andare con l’energia delle biciclette

Quindi è ovvio che la politica deve agire per accompagnarle nella transizione, non sono un incosciente idealista sognatore…
ma la foto sottostante, che rappresenta il Parcheggio biciclette OV alla Stazione Centrale di Utrecht (Paesi Bassi), è emblematica perchè rappresenta “l’altra metà della mela”, cioè la “transizione mentale”. Cioè sinchè non capiamo che STIAMO VIVENDO AL DI SOPRA DELLE POSSIBILITà AMBIENTALI che abbiamo, cioè che STIAMO INQUINANDO TROPPO, non vi sarà nessuna transizione, perchè quello che risparmieremo passando per esempio da una abitazione poco efficiente ad una più efficente, lo consumeremo sotto altre forme. Invece, come fanno i cittadini Belgi, Danesi, Scandinavi ecc. (dove pure fa molto più freddo che in Italia) dobbiamo RIDURRE I CONSUMI. E qui non si tratta di leggi o di politica. Si tratta di coscienza civica. Invece qua in Italia non è “normale” nemmeno che i colleghi di ufficio/fabbrica, ove possibile, si mettano d’accordo per fare i viaggi in auto assieme (cosa che tra l’altro ridurrebbe le congestioni odierne in molte strade…).
Quando Greta Thunberg dice “bla bla bla…” lo dice non solo ai politici, ma a tutti, nessuno escluso. Se vogliamo consegnare a figli e nipoti un mondo vivibile, incamminiamoci tutti verso una “transizione mentale”; personalmente da prima di essere nominato parlamentare ho già fatto una serie di scelte che vi invito a considerare (https://tinyurl.com/35rykv2f).

A prescindere vi ricordo che potete ulteriormente risparmiare grazie alle “Comunità Energetiche Rinnovabili” di cui presto parlerà nuovamente il presidente Conte con tutto il M5S