Trappole cognitive

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Ripensando ancora a Ennio Peres, l’amico matematico che ci ha da poco lasciato, ho ripescato dei volumetti dal titolo Brain Trainer, acquistati parecchi anni fa, che contenevano dei giochi di Ennio. Il volume dal titolo Trappole cognitive ci elenca dei casi che anche oggi sono attuali: anche certi interventi sui social me lo confermano

La casualità, la probabilità e argomenti correlati ad essi sono studiati molto seriamente e si dimostra che le valutazioni personali aiutano a valutare in modo scorretto la situazione reale.

Un esempio citato è questo: è stato chiesto a 100 persone patentate di autovalutarsi e dire se ritenevano di far parte del gruppo dei peggiori, dei mediocri, dei medi, dei bravi o dei migliori automobilisti. Ben l’85% degli intervistati si è collocato nel gruppo dei migliori, e questo ovviamente non può capitare.

Altro caso: un’analisi dei comportamenti di alcuni giocatori che dovevano lanciare alcuni dadi, ha riscontrato che chi confidava nell’uscita di un numero alto, lo lanciava con una certa forza, mentre chi sperava in un numero basso, lo lanciava in maniera debole, come se la forza impressa al dado potesse determinarne l’esito.

Un’altra trappola cognitiva, cioè un inganno nel quale è facile cadere, magari per convincimenti di altre persone che ci hanno trasmesso le loro conoscenze, riguarda il casinò, e un sistema che molti ritengono utile per vincere alla roulette.

I numeri, come si sa, vanno da 0 a 36, e si dividono in pari e dispari, tranne lo 0, che viene considerato neutro, pur essendo pari. Ammettiamo di giocare sul pari, puntando un gettone. Se esce pari, abbiamo vinto un gettone ed andiamo a casa. Se esce dispari, puntiamo nuovamente sul pari, due gettoni questa volta. Se esce pari, vinciamo due gettoni, ma prima ne avevamo perso uno, quindi totalizziamo un saldo positivo di un gettone e andiamo a casa; se è uscito dispari rigiochiamo sul pari, ma quattro gettoni. E così via, sempre raddoppiando la posta.

È ovvio che a un certo punto uscirà pari, e in quel momento avremo vinto un gettone, e così pare che questo sistema sia vantaggioso, ma non lo è. Infatti potrebbe darsi che esca una sequenza lunga di dispari, e potremo non aver soldi a sufficienza per le nuove puntate, oppure potremo aver raggiunto la soglia accettata dalla casa da gioco, e in quel momento siamo abbastanza in perdita.

Non abbiamo poi tenuto conto che lo 0 ci fa perdere sempre, abbassando ulteriormente la possibilità di vincere.

Come abbiamo visto, bisogna star attenti con i ragionamenti, perché è facile cadere in qualche tranello. Ripensandoci, è ancora valido il volume di Ennio Peres dal titolo Come diventare ricchi con i giochi d’azzardo, contenente solo pagine bianche: tutti i metodi presunti infallibili non portano che alla rovina!

Giorgio Dendi