Trentino, Scalfarotto: “Pnrr, enorme opportunità da cogliere”

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«Il Trentino? Potrebbe fare di più».

Ivan Scalfarotto, il sottosegretario all’Interno ed esponente di Italia Viva (Iv), che ieri ha incontrato i vertici delle Forze dell’Ordine ma anche le categorie economiche, ha riconosciuto «il valore aggiunto dell’Autonomia» nella sfida della crisi economica. Sottolineando però i limiti del governo locale: «Indubbiamente il Trentino è un pezzo di Italia eccellente, che funziona, ma è evidente che quando c’è una battuta di arresto è proprio chi è abituato a lavorare molto bene che può soffrirne di più».

«Mi ha molto colpito sentire la situazione degli albergatori. È indubbio che questo è una terra dove il turismo è fondamentale, non solo in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi, e fa riflettere sentir parlare imprese di una stagione andata persa e della preoccupazione per il futuro. Le potenzialità ci sono – aggiunge Scalfarotto – perché qui siamo al centro dell`Europa, e dove c’erano confini, c’è ora lo scambio e la relazione. Potenzialità dovute alle vostre peculiarità, che potranno essere determinati nella gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ma non ci sarà una seconda prova: o si fa bene subito o si perde l`occasione, e su questo il Trentino deve dimostrare di saperla cogliere questa enorme opportunità».

Ancora più chiara la senatrice Donatella Conzatti, che ha accompagnato ieri il collega di partito nelle visite istituzionali: «In Trentino stiamo decelerando, quando tutto attorno accelera. Un’Autonomia c’è se fa più e meglio degli altri. Invece sembra che la giunta provinciale sia in attesa, ed è davvero sbalorditivo che un’Autonomia stia ferma quando invece dovrebbe muoversi».

Da qui l’appello alle forze riformiste: «Il Trentino va ripreso in mano», e lo sguardo è dunque alla scadenza del 2023 quando ci sarà da rinnovare il Consiglio provinciale.

Oggi, al Senato, tornerà in discussione il disegno di legge Zan, e il sottosegretario Scalfarotto non si è sottratto dalle domande su cosa farà Iv. «Non presenteremo alcun emendamento – chiarisce – ma rimane fermo l’obiettivo di trovare una mediazione su alcune parti della legge. Il muro contro muro rischia di affossare una legge che l’Italia aspetta da troppi anni». Iv propone dunque la mediazione. «Che non sarà mai al ribasso sulla tutela delle vittime, che non escluderà l’identità di genere – rilancia -. Si possono tutelare le persone transgender anche senza inserire nel testo la definizione di identità di genere».