TURCHIA, ERDOGAN E LA STRETTA SUI SOCIAL

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Siamo abituati a commentare le gesta del capo di stato turco, la cui autorevolezza non sembra avere più limiti. Dopo aver esteso il proprio potere modificando la costituzione nel 2017, gli atti ai danni delle libertà dei cittadini turchi sembrano essere sempre di più. Oggi il Parlamento turco approva una legge sui social media, che consentirà al governo di controllare più rigidamente l’intero settore: Twitter, Instagram e Facebook, dovranno aprire uffici di rappresentanza in Turchia o avere un loro rappresentante responsabile per i procedimenti legali.
Questa, secondo Amnesty e Human Rights Watch, è una chiara violazione del diritto alla libertà di espressione online. La Turchia è purtroppo famosa per negare la libertà di espressione a giornalisti e intellettuali considerati oppositori, molti dei quali sono finiti in carcere.

Adesso questa nuova stretta sulla libertà di esprimersi per mezzo di canali usati soprattutto dalla nuove generazioni è un altro attacco alle libertà fondamentali.