VERSO LE OLIMPIADI

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Ottenere il miglior risultato possibile alle Olimpiadi di Tokyo rimane l’obiettivo più importante da raggiungere per la selezione coordinata dal Commissario Tecnico Alessandro Campagna. Reduci dal quarto posto in World League i pallanuotisti azzurri, Campioni del mondo in carica e terzi a Rio 2016, devono modellare alcuni accorgimenti prima di raggiungere la forma perfetta.

Nelle sei gare disputate a Tbilisi, in Georgia, l’Italia ha vinto le prime quattro contro Kazakistan, Grecia, Francia, Giappone, prima di arenarsi in semifinale con gli Stati Uniti e perdere la finale del terzo posto con la Grecia. La World League continua ad essere la bestia nera per il Settebello e il non aver mai raggiunto il podio più alto rimane solamente un piccolo cruccio, anche perché Campagna ha sempre sfruttato l’avvenimento come una fase preparatoria in vista di impegni più importanti.

Il ciclo di sedute cagliaritane servirà alla Nazionale per rimuovere lo sconforto scaturito dai due recenti intoppi e terminare la fase di carico prima dell’esordio nipponico col Sudafrica fissato per il 25 luglio 2021. Saranno in tutto dodici le formazioni che si contenderanno il titolo olimpico, tra cui Giappone, Serbia, Spagna, Stati Uniti, Ungheria, Kazakistan, Sudafrica, Australia, Grecia, Montenegro, e la stessa Croazia che nel torneo preolimpico ha strappato il pass proprio ai danni della Russia.

La formazione balcanica vinse l’oro olimpico nel 2012 e a Rio colse l’argento. Nel suo palmares anche due titoli mondiali (2007, 2017), gli Europei del 2010 e la World League del 2012.

Meno ricco, ma pur sempre nobilissimo il rendimento dei russi che nel 2002 salirono sul podio più alto sia ai mondiali, sia nella World League. Due anni prima, a Sidney, persero la finale olimpica contro l’Ungheria.

Le due formazioni, fisicamente molto prestanti, sono state scelte perché attuano un buon pressing, aspetto che con ogni probabilità accomunerà le formazioni a caccia di medaglie nel Sol Levante.

Alessandro Campagna ha accettato con entusiasmo l’opportunità di effettuare in Sardegna l’ultimo ritrovo prima dei Giochi Olimpici. Non accadeva da dieci anni e tutti ricordano molto bene che subito dopo il soggiorno cagliaritano, partì a Shangai dove guidò i suoi atleti alla conquista del Mondiale.

Ai giornalisti presenti ha ricordato la recente sconfitta in World League con gli Stati Uniti che ne ha pregiudicato l’ingresso in finale, assumendosi tutte le responsabilità del caso. Ma ha nuovamente precisato come a lui interessi maggiormente essere pronto per le Olimpiadi, appuntamento che da quando è alla guida della Nazionale non ha prodotto primi posti, ma l’argento di Londra 2012 e il bronzo di Rio 2016 dicono comunque tutto.