“Il problema di fornire armamenti all’Ucraina è che fine fanno le armi. Non c’è solo la mafia russa, c’è anche la mafia ucraina con precedenti per traffico d’armi ed è collegata con movimenti terroristi islamici.
Ad esempio oggi i carrarmati in Afghanistan li stanno usando i cattivi. Li abbiamo mandati ai buoni e ora li usano i cattivi. E’ un momento storico in cui pensare, riflettere e anche dubitare non è sintomo di ambiguità”, è stato un passaggio del segretario della Lega, nel suo intervento a un incontro della scuola politica del partito a Milano.
Salvini, Draghi e la pace da mettere al centro prima delle armi
Perché se c’è qualcuno che sta attaccando e attacca da Mosca, a chi chiedo di smettere di attaccare? Ai finlandesi e agli eschimesi? Evidentemente devo chiederlo ai russi”, ha aggiunto. “Non spetta a me giudicare cosa chiederanno gli ucraini e i russi. Questo sarà loro libera scelta trattare, accettare, non accettare. Quello che dipende da noi è fare di tutto per fermare il conflitto”, ha concluso Salvini



