Afghanistan: “Catastrofe umanitaria. Donne umiliate e soggette a vessazioni fisiche e morali”

0
73

Continua imperterrita la inquietante restaurazione talebana in Afghanistan, dove non esistono più i diritti e le libertà sono pressoché inesistenti.

Purtroppo, quello che si temeva si sta puntualmente verificando e la realtà afghana è oggi per il suo popolo, soprattutto per le donne, un vero e proprio inferno. Infatti, l’imposizione di nuove misure sempre più retrograde e oscurantiste, iniziate da subito con l’esclusione delle donne da ogni carica pubblica, prosegue imperterrita con provvedimenti che spaziano dalla libertà di movimento alle questioni più comuni e che umiliano in ogni modo le donne afghane in nome di presunti presupposti religiosi.
È una condizione degradante, umiliante, che la comunità internazionale non può consentire e che si scontra con le dichiarazioni di facciata di un regime che presenta tratti ben più barbari di quelli conosciuti tra il 1996 e il 2001.

Ciò che lascia ben sperare e che restituisce l’idea di come gli sforzi che avevamo profuso negli ultimi due decenni nel Paese non sono stati totalmente vani sono, nonostante tutto, i segnali di vitalità di una società che vede giovani donne e madri ribellarsi alle continue vessazioni fisiche e morali cui sono sottoposte anche a scapito della loro vita.

L’Occidente non può abbandonare queste donne condannandole a morte, o forse peggio, ad una esistenza infame, poiché esse, di fatto, sono ormai l’unico baluardo di resistenza ai Talebani. Al pari non si può far finta di non vedere la drammatica carestia che si abbatte sul Paese e che, come dichiarato dalle Nazioni Unite, porta ad una catastrofe umanitaria senza precedenti. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico! E non sarà certo sulla pelle delle donne e della popolazione afghana che l’Occidente avrà la sua rivincita.

Così, Stefania Craxi, Senatore di Forza Italia (FI) e Vicepresidente della Commissione Affari esteri e membro della Commissione Diritti umani.