Banche,Letta:subito un piano per Mps, basta rinvii senza strategia

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Ma proprio ora? Non era meglio rinviare all’autunno, dopo le elezioni?

Sento spesso aleggiare questi interrogativi da quando, la scorsa settimana, in concomitanza con i risultati molto negativi degli stress test della Bce, è stato annunciato il negoziato tra Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. È un approccio vecchio alla questione che lascia intendere una strategia, o meglio una non strategia, di corto respiro: ancora un rinvio, poi magari di nuovo un altro, lasciando tutti – cittadini, lavoratori, investitori, istituzioni – nell’incertezza e nell’attesa non si sa più bene di cosa. Io questo approccio lo rigetto.

Lo scrive il segretario del Pd Enrico Letta in una lettera a Repubblica sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena.

“Penso al contrario – osserva Letta, candidato alle suppletive del collegio di Siena – che il voto per le suppletive debba essere il momento della verità su Siena e non l’ennesimo esercizio di retorica di chi aggira i problemi reali, lasciandoli congelati e sullo sfondo. Anche per questo ho deciso di accogliere l’invito del territorio a candidarmi per il centrosinistra: dire no sarebbe stata diserzione. Per la portata nazionale e internazionale della questione, certo. Ma anche perché questo passaggio rappresenta una occasione di verità e riscatto per tutta la Toscana, con l’opportunità di mettere in campo con nettezza le idee chiave sul suo futuro”.

“Su Mps, lo abbiamo detto e lo ripetiamo con forza – ribadisce – la bussola che ci orienta ha quattro punti cardinali. La salvaguardia dell’occupazione, il no a ogni ipotesi di spezzatino, il mantenimento del marchio e del legame con la città e infine una continuità nell’accompagnamento dello Stato in questa complessa fase di riorganizzazione. A Siena ci si illuse, quindici anni fa, di poter diventare il cuore della finanza italiana. Così non andò, come sappiamo