Bonetti: “Il G20 darà un segnale alle donne nel mondo”

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Quando l’avevano pensato non era certo in programma, ma il G20 delle donne sarà anche il primo appuntamento internazionale in cui si parlerà di come aiutare le donne afghane.

Il 26 agosto, a Santa Margherita, insieme alla Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti, padrona di casa della giornata, ci saranno esponenti del governo italiano e dei Paesi che al G20 aderiscono.

Alla vigilia dell’appuntamento, la Ministra Elena Bonetti anticipa al Messaggero i contenuti di un evento incentrato sulla difesa dei diritti delle donne. Un evento che assume un peso diverso nei giorni in cui il mondo guarda alle donne all’Afghanistan. «Il futuro che vogliamo dipende da quanto le donne saranno coinvolte. Organizzare sotto la presidenza italiana un G20 delle donne è stata una scelta politica molto forte. Le strategie dei singoli Paesi da sole non bastano più. Dev’esserci un’agenda globale. Lo conferma anche quel che sta accadendo alle donne afghane».

Le foto e i video che arrivano dall’Afghanistan ispireranno anche la giornata del 26 agosto a Santa Margherita.
«Penso a quelle madri che spingono i loro figli perché trovino la salvezza lontano dal loro Paese. Immagini sconvolgenti. Fotografano la disperazione totale rispetto a quanto sta accadendo. Separarsi così dai propri figli è un dolore non sopportabile, neppure immaginabile. Allo stesso tempo, questo sacrificio estremo purché la vita dei propri figli possa essere salvata è il gesto del coraggio e della speranza grandi di cui le donne sono capaci. Tutto questo, però, sollecita una nostra responsabilità. Abbiamo visto i bambini giocare, in salvo, con la nostra Polizia. L’accoglienza è l`impegno che dobbiamo portare avanti».

Con Draghi avete parlato di come il G20 delle donne potrà occuparsi del tema?
«Col presidente Draghi e col ministro Di Maio c’è un dialogo continuo così come ovviamente con tutta la rete diplomatica che sta seguendo il tema dell’Afghanistan. Il presidente del Consiglio ha da subito posto l’accento sulla tutela dei diritti delle donne e delle ragazze afghane, non solo per la protezione dei loro diritti ma nell’ottica di un impegno internazionale per il quale la presidenza italiana del G20 si sta spendendo. Per questo a Santa Margherita lavoreremo perché al G20 si possa davvero arrivare all’assunzione di un impegno internazionale a tutela dei diritti delle donne afghane. Una responsabilità che andrebbe condivisa con tutte le istituzioni che si occupano di parità di genere. Serve un segnale e auspico che a Santa Margherita i Paesi partecipanti vogliano darlo».