Caro energia, tutelare le PMI con soluzioni strutturali

0
99

Tutelare gli artigiani e le PMI contro il caro energia significa salvare le arterie del nostro tessuto produttivo nazionale, intere filiere produttive capaci di far grande il Made in Italy in tutto il mondo

Contro il caro energia non c’è un’unica soluzione, ma una pluralità di soluzioni. Non possiamo solamente continuare a mettere cerotti che non contrastano le reali cause dell’aumento dei costi. Servono scelte strutturali, una cassetta degli attrezzi sufficientemente ampia per affrontare il problema.

Sicuramente va ristrutturata la bolletta, spostando gli oneri impropri sulla fiscalità generale ed evitando nuovi oneri senza trasparenza.

Ma va anche riformato il mercato elettrico e spinto verso la riduzione dei consumi energetici delle fossili, garantendo una vera concorrenza con la partecipazione delle rinnovabili, ancora di fatto escluse da tutta una serie di servizi ad alto valore aggiunto. Vanno poi pensati strumenti come la creazione di un fondo alimentato mediante le attuali rendite sproporzionate ed extra profitti realizzati da quelle produzioni già ammortizzate nei costi e ora favorite dall’aumento del prezzo del gas; ciò al fine di sostenere i costi sociali delle fasce più deboli e agevolare un’equa transizione delle imprese e degli utenti domestici verso la decarbonizzazione.

Per calmierare la bolletta, il Governo si è impegnato ad aumentare i 2 miliardi di euro disponibili nella manovra 2020 con altre risorse.

Quello intrapreso verso la transizione ecologica è un percorso la cui visione non può essere interrotta. È un percorso che sicuramente passa da una spinta all’elettrificazione dei consumi e dal nuovo modello delle Comunità Energetiche Rinnovabili, e va considerato un’opportunità. I benefici e le esternalità, anche in termini sanitari, che esso genera sono così importanti che non possono non essere considerati, in quanto decisamente superiori ai costi.

Di Portavoce Gianni Pietro Girotto