Cooperative Sociali Toscane al collasso

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”Rischio collasso per le cooperative sociali della Toscana”, questo è l’allarme lanciato dalle tre Centrali Cooperative sociali: Confcooperative-Federsolidarietà Toscana, Dipartimento Welfare Legacoop Toscana e AGCI-Sociale Toscana.

In gioco ci sarebbero “30mila posti di lavoro e la tenuta del sistema di welfare… se la Regione Toscana continuerà ad ignorare le richieste delle cooperative sociali”, si legge in un comunicato.

“Nel giugno scorso le cooperative sociali toscane avevano chiesto un incontro urgente alla Regione Toscana e all’Anci Toscana per avviare un confronto che portasse alla revisione dei prezzi corrisposti per i servizi già affidati alle cooperative e per insediare un tavolo che affrontasse gli elementi critici nell’ambito degli appalti pubblici per i servizi alla persona”.

Negli ultimi dieci anni, gli anni della grande crisi durante i quali le cooperative sociali hanno retto il sistema di welfare regionale, proteggendo i cittadini dai tagli selvaggi alle prestazioni pubbliche, i compensi per le cooperative sono rimasti gli stessi. Oggi le cooperative sociali devono fare i conti con un costo del personale incomprimibile che pesa tra il75% e il93% sui bilanci, a fronte di una redditività dei servizi prossima allo zero, a tempi di pagamento che vanno ben oltre i limiti di legge e al mancato riconoscimento degli incrementi tariffari conseguenti all’adeguamento lstat. Un mix di elementi che sta mettendo a dura prova un comparto dove lavorano oltre 30mila persone e che, in questo periodo, a livello nazionale è stato colpito anche dalle misure messe in campo per contrastare il Coronavirus”.

In Toscana operano 550 cooperative sociali riunite nelle tre centrali (Confcooperative, Legacoop e AGCI) che occupano 30mila persone, di cui 2.100 svantaggiate, attive in tutti i settori socio­sanitari assistenziali e educativi. 1170% degli occupati è composto da donne, i giovani sono oltre il 60%, in quasi 1’80% dei casi i lavoratori sono impiegati stabilmente con contratti a tempo indeterminato. Va aggiunto il fatto che oggi la quasi totalità dei servizi sociali e educativi in Toscana è affidata alle cooperative: ad esempio, l’80% degli asili nido della regione è affidato alla gestione delle coop.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Alberto Grilli di Confcooperative – Federsolidarietà Toscana e Marco Paolicchi, Dipartimento Welfare Legacoop Toscana: