Esclusiva MOW: il ritorno in TV di Wanna Marchi e Stefania Nobile: «saremo la voce del popolo»; «Abbiamo pagato troppo»

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Wanna Marchi torna in TV insieme all’inseparabile figlia Stefania Nobile: la ex televenditrice ha rilasciato in esclusiva un’ampia intervista al direttore di MOW (mowmag.com), Moreno Pisto, in cui annuncia la prossima trasmissione televisiva: «nel nostro nuovo programma daremo parola a chiunque: a chi non trova lavoro, a chi si prostituisce, all’ex detenuto, alla moglie cornuta.

A tutti. Saremo la voce del popolo». Come informa in esclusiva la storia di copertina del magazine lifestyle di AM network, si tratta di un maratona TV: mercoledì 29 settembre, dalle ore 21:30, fino a domenica 3 ottobre, in diretta sul canale digitale GOTV 163 e su Instagram. La 79enne Wanna Marchi e sua figlia Stefania Nobile, fanno parte del costume e delle cronache della Penisola: sono entrate nelle case degli italiani con le televendite di prodotti dimagranti, coi numeri del lotto e infine con talismani e amuleti, sfruttando l’ingenuità popolare insieme al noto “mago” Do Nascimento.

Nel 2001 sono arrivate le inchieste in TV e i processi in tribunale, con una condanna a 9 anni di carcere, terminata nel 2013«Bossetti è innocente: non ha ucciso lui la ragazzina Yara Gambirasio. E pura Rosa e Olindo di Erba lo sono: lei era in carcere con me a Bollate. Ho conosciuto anche Annamaria Franzoni, la mamma di Cogne. Di lei non intendo parlare». Nell’intervista, rilasciata in esclusiva al direttore di mowmag.com, le due donne, fotografate da Carolina Lopez Bohorquez, ripercorrono la propria storia personale, partendo dall’infanzia inenarrata di Wanna Marchi, con i primi lavori: «facevo la figurinista, disegnavo abiti e guadagnavo bene», le attività imprenditoriali: «la prima ad aprire un negozio da estetista a Bologna.

La PRIMA! (urla). In assoluto», fino agli albori della TV commerciale, con le televendite e la notorietà nazionale: «si chiamava Gran Bazar. Ed è nata così, parliamo del 77-78». Negli anni della grande fama, arrivò persino a rifiutare un’offerta di Silvio Berlusconi e delle sue TV private: «mi propose di condurre Ok, il prezzo è giusto e rifiutai. Seccato ,mi disse: “È la prima volta che ricevo un no nella mia vita”. Si alzò in piedi prima che lo facessi io. Che maleducato». Fino ai rimpianti: «dovevamo fermarci, ma guadagnavamo troppi soldi» e all’intenzione di non chiedere scusa: «che sia chiaro: io non ho mai detto che sono innocente, ma di sicuro non siamo colpevoli di tutti i reati per i quali ci hanno incolpato».

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