Il Ceta va discusso in parlamento

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Cara Ministra Bellanova, chi in questi anni si è impegnato, dentro e fuori il Parlamento, per bloccare il Ceta, il trattato commerciale tra Ue e Canada, non lo ha fatto con ‘approcci tanto al chilo’. Ma lo ha fatto studiando e leggendo i documenti quando lor signori a Bruxelles o al Mise li rendevano accessibili. Le ricordo che la maggior parte di coloro che hanno votato la fiducia al governo di cui fa parte si sono anche impegnati per bloccare la ratifica italiana del Ceta. Non per ideologia, ma perché il Ceta è l’ennesimo cavallo di Troia per aggirare normative di tutela della salute, delle nostre eccellenze agricole e, non ultimo, dei diritti di lavoratrici e lavoratori. Le sottolineo anche che il Ceta è in vigore soltanto a titolo provvisorio, in quanto trattato di natura mista che necessita della ratifica dei Parlamenti nazionali per entrare definitivamente e compiutamente in vigore. Il Parlamento italiano ne deve discutere al più presto e votare. Le ricordo, infine, che come inter-gruppo parlamentare No Ceta, le abbiamo chiesto un incontro. Il rispetto del Parlamento dovrebbe essere un carattere fondativo del Conte 2.                                                             stefano fassina