Lombardia, Baffi: “Asili nido privati e scuole paritarie: la Regione agisca”

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Serve un sostegno regionale e misure specifiche per dare continuità ai servizi offerti dagli asili nido privati e dalle scuole paritarie, affinchè allaripresa dell’anno scolastico le famiglie possano usufruire del medesimo servizio evengano scongiuratele conseguenti ricadute negative anche alivello occupazionale. Nella interpellanza che ho depositato chiedo di supportare con risorse regionali e apposita misura straordinaria gli asili nido privati e le scuole paritarie prevedendo l’erogazione di contributi a parziale copertura delle spese fisse di carattere strutturale sostenute durante il periodo di sospensione delle attività dovuta all’emergenza COVID-19 (canoni dilocazione, spese amministrative, utenze, manutenzione del verde).

La sospensione dei servizi educativi e delle scuole per l’infanzia nell’ambito delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, sta avendo importanti ripercussioni economiche sull’intero settore mettendo a rischio la tenuta stessa dell’ampio tessuto ed in particolare degli asili nido privati e delle scuole paritarie. Se tali strutture a settembre non dovessero poter riaprire, andrebbero al collasso anche i servizi offerti dalla scuola pubblica, già sofferente per le classi spesso sovraffollate e aggravando il problema del reperimento degli spazi resisi necessari a seguito delle misure di distanziamento sociale.

Altre Regioni si sono già mosse, è tempo che anche Regione Lombardia faccia la sua parte. Le scuole paritarie in Lom bardia sono 2.551 così suddivise: 345 in provincia di Bergamo, 373 in provincia di Brescia,190 in provincia di Como, 66 in provincia di Cremona, 127 in provincia di Lecco, 54 in provincia di Lodi, 193 in provincia di Monza Brianza, 723 in provincia di Milano, 48 in provincia di Mantova, 102 in provincia di Pavia, 34 in provincia di Sondrio e 296 in provincia di Varese. Per quanto riguarda gli asili nido, secondo i dati ISTAT in Italia i bambini sotto i 3 anni che frequentano una struttura educativa sono 1128,6%, valore inferiore alla media dell’Unione Europea, pari al 34,2%. In Lombardia i servizi per la prima infanzia sono fruiti da 36.122 utenti complessivi (dato 2017 riferito alla frequenza di asili nido, micronidi e sezioni primavera) e solo il 50% risulterebbero inseriti in servizi a gestione diretta comunale.