PNRR: impianto discreto, ma si proceda a concreta attuazione

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L’impianto del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sarà trasmesso alla Commissione europea è discreto

Ma è necessario che vengano messi in atto i giusti provvedimenti affinché si proceda a una sua concreta attuazione, assicurando un impiego coerente alle risorse a esso correlate. Nel parere approvato in materia dalla Commissione che presiedo, si dava indicazioni al Governo per rivedere le debolezze emerse dall’esame della proposta di Piano, indicazioni che però non sono state del tutto recepite nella sua versione finale.
Serve spinta su elettrificazione dei consumi, mobilità elettrica, obiettivi FER.

Si poteva fare di più, per esempio, per spingere sull’elettrificazione dei consumi e, in particolare, sulla mobilità elettrica, che giocherà un ruolo sempre più importante nel prossimo futuro, anche sul relativo fronte industriale. Si dovrà accelerare e dare risposte concrete nelle future norme attuative del PNRR anche alla messa a terra della potenza necessaria per raggiungere gli obiettivi FER, che attualmente arranchiamo a realizzare. Per questo andranno anche individuate norme di semplificazione dei processi autorizzativi, con l’obiettivo strategico di costruire nuovi impianti FER nelle aree industriali inutilizzate, sostenendo al contempo le nuove tecnologie nell’ambito dell’agrivoltaico, che garantiscono una produzione elettrica pulita e lo sviluppo di pratiche agricole. Stesso ragionamento va fatto sulla gestione dei rifiuti, lavorando alla realizzazione di impianti che siano capaci di recuperarli, riciclarli e portarli a nuova vita, sull’innovazione tecnologica dei processi industriali, che andrà sostenuta e favorita, e sulla digitalizzazione su tutti i fronti, non più rinviabile. Una sola Commissione VIA

Anche sull’accelerazione non possiamo permetterci di perderci in un bicchiere d’acqua. Valuterei, tra le priorità, l’opportunità di mantenere l’unicità della Commissione Valutazione di Impatto Ambientale PNIEC-PNRR, per evitare deleterie sovrapposizioni e sveltire, invece, l’iter autorizzativo necessario per procedere alla realizzazione delle opere previste nel PNRR. Insieme ai colleghi Presidenti delle Commissioni Industria e Ambiente di Camera e Senato ci siamo messi a disposizione del MiTE per arricchire di contenuto le riforme necessarie che l’Esecutivo metterà in campo. Mi impegnerò per dare un contributo compatto, assieme a tutto il Parlamento, per fare la differenza sulla fase di concretizzazione di un piano che guarda al futuro.