Il vitalizio è un odioso privilegio

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Per questo siamo tornati in piazza: perché la vecchia politica sta tentando di riprenderselo.

L’ancien règime è duro a morire. Il vitalizio è un vero e proprio schiaffo in faccia ai cittadini che, per andare in pensione, hanno versato contributi per decenni mentre costoro, invece, lo hanno acquisito dopo solo pochi mesi o, addirittura, una settimana di lavoro.

Noi lo abbiamo abolito, abbiamo mantenuto le promesse e ci stiamo battendo per impedire che venga ripristinato. In piazza sono arrivati migliaia di attivisti da tutta Italia, che voglio ringraziare, perché sono il nostro volto più bello: la nostra comunità è fatta di persone piene di passione e pronte a fare grandi sacrifici per rivendicare il nostro dna, le nostre battaglie, i diritti, la giustizia, l’equità sociale.

Noi siamo cittadini in Parlamento. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, recita la Costituzione, non ce ne sono “più uguali degli altri”. Eppure gli ex parlamentari si sentono superiori agli altri, alcuni di quelli che hanno fatto il ricorso sono gli stessi che vogliono un referendum per abolire il Reddito di cittadinanza.

I membri dell’organo del Senato che dovrebbe decidere sui ricorsi dei 700 ex parlamentari che rivogliono il privilegio sono in palese conflitto d’interessi. Questa piazza di oggi gliel’ha gridato pacificamente, ma con fermezza.

Questa piazza non è contro nessuno, tantomeno contro il Governo, ci mancherebbe, ma è per i diritti, per una questione di civiltà e per il rispetto di tutti.

Perché tutti devono maturare la pensione allo stesso modo. I parlamentari devono avere lo stesso trattamento dei cittadini. Non ci sono cittadini di serie A e cittadini di Serie B