L’idea del segretario del PD dopo il no di Draghi

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Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta non molla

E rilancia ancora una volta la sua proposta di dare una dote di 10 mila euro ai 18enni ricavata da un eventuale finanziamento della tassa di successione sulle classi più agiate del Paese. “Non mollo” ha dichiarato in modo convinto Enrico Letta nonostante il no categorico da parte del Premier Mario Draghi. “Non ne abbiamo mai parlato, non l’abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli”, ha dichiarato a tal proposito il Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa.
Letta dote 18enni, le parole di Salvini

Nel frattempo da parte del leader della Lega Matteo Salvini sono arrivate parole molto dure circa la proposta del Partito Democratico: “Anche in questa circostanza c’è piena sintonia con il premier Draghi, se c’è una cosa di cui l’Italia non ha bisogno sono nuove tasse. Letta e il Pd si rassegnino”. In un precedente post dal contenuto sintetico, il leader del Carroccio facendo il “verso” all’ex Ministro dell’Istruzione ha scritto: “Ecco mancava lei a riflettere”.

Infine ha dichiarato che “Domenica sarò a Che tempo che fa per spiegare nel dettaglio la proposta di #dote18. E per ribattere alle critiche di tutti quelli che non vogliono che l’1 % del Paese (di questo parliamo sulle eredità superiori ai 5milioni di euro) aiuti i diciottenni.
Letta dote 18enni, ” Non siamo un Paese per giovani”

Su Twitter il segretario del PD ha messo sul tavolo in poche righe cosa potrebbe comportare la dote per i 18enni e come finanziarla: “Io ho fatto una proposta sui giovani. E poi, con serietà, ho parlato di come finanziarla. Ma vedo che si continua a parlare solo di patrimoni e successioni. Ne traggo la triste ennesima conferma che non siamo un paese per giovani. E non mollo”.
Letta dote 18enni, “Col Covid abbiamo chiesto un sacrificio”