L’INTESA TRA RENZI E SALVINI PASSA DAL DDL ZAN PER ARRIVARE AL QUIRINALE

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La sintonia che i due Matteo hanno trovato sul ddl Zan potrebbe essere solo la prova generale per l’intesa tra Italia Viva e centrodestra sull’elezione del Presidente della Repubblica

Le ultime sortite di Renzi, che non si preoccupa nemmeno di celare la sua vergognosa strategia, lasciano ben capire a che gioco il leader di Rignano sia giocando. Tra parentesi leader di un partito del 2% che però in Parlamento occupa 45 scranni, caselle che pesano e che Renzi saprà ben sfruttare fino alla fine della Legislatura, ben sapendo che al prossimo giro forse non entrerà nemmeno in Parlamento.

Con quale obiettivo? Spaccare il centrosinistra e distruggere il Movimento 5 Stelle. Sul ddl Zan Italia Viva ha presentato emendamenti simili alle modifiche volute dalla Lega sui tre articoli incriminati (l’1, il 4 e il 7) per affossare definitivamente il testo che è già frutto di un’ampia condivisione e mediazione e che deve andare in Aula così com’è. Renzi in questo modo usa le sue truppe come un cavallo di Troia per rompere il fronte giallorosso.

Ma l’aspetto più inquietante è rappresentato dalle parole che il Bomba ha detto ieri in un’intervista a Repubblica, quando ha dichiarato apertamente che il centrodestra avrà il 45% dei grandi elettori per eleggere il Capo dello Stato e che dunque ha tutto il diritto di sedersi al tavolo. Infatti attualmente Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Coraggio Italia (inclusi i sette senatori di Cambiamo! Di Toti e Brugnaro) ha 440 voti cui vanno aggiunti i 38 dei delegati regionali. Contro i 404 seggi della nostra coalizione (M5S, Pd e Leu).

A fare la differenza sarebbero i 45 parlamentari di Italia Viva che, uniti al centrodestra, consentirebbero di eleggere il nuovo Presidente dal quarto scrutinio quando non è più necessaria la maggioranza qualificata, ma è sufficiente quella assoluta. Insomma verrebbe da chiedersi come mai Renzi ancora non si decide a entrare nella costituenda federazione del centrodestra.

La risposta è semplice: demolition man sta dove riesce a fare più danni, e sicuramente ora gli conviene ancora restare nel centrosinistra. Almeno fino a quando il suo scopo di disgregazione totale della coalizione non sarà compiuto. Alla faccia della sinistra!!!

Mauro Coltorti