Misiani vs Gallera: “Faccia più tamponi oltre che polemiche”

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L’assessore Gallera faccia anche più tamponi di quanti ne sta facendo, oltre che fare polemiche. Me lo lasci dire. Facesse più tamponi oltre che polemizzare contro le ordinanze del ministero dell’Interno”. Così il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, ospite di ‘Agorà’ su Raitre, in merito alle dure critiche delll’assessore al Welfare della Regione Lombardia sulla circolare del Viminale che chiarisce temi come le uscite genitori-figli.

Il viceministro rimarca che “il ministero dell’Interno assume decisioni dopo aver consultato la comunità medico-scientifica poi, è chiaro, è il momento della massima prudenza individuale. Credo che su questo punto sia montata una polemica fuori misura”.

Quanto ai tamponi, “il tema è assolutamente fondamentale – sottolinea Misiani – Credo che in Lombardia sia necessario fare uno sforzo in più: il Veneto ha fatto 22 tamponi per mille abitanti, la Lombardia è a un livello pari alla metà, 11 per mille abitanti”.

“La capacità di fare tamponi anche alle persone che hanno avuto sintomi e devono sapere se tornare a lavorare in sicurezza è fondamentale – dice Misiani – Possiamo fare tutti i provvedimenti di riapertura che vogliamo ma se non siamo in grado di mandare a lavorare le persone in sicurezza rischiamo di trasformare i luoghi di lavoro in luoghi in cui l’epidemia riprende”. E puntualizza che il tema dei tamponi sul territorio “è una questione di organizzazione del sistema sanitario regionale. Tant’è vero che il Veneto da questo punto di vista è un modello, altre Regioni no. La mia non lo è”.

Quanto alla riapertura delle attività, “riapriremo con tutta la gradualità necessaria quando le autorità medico-scientifiche ci diranno con certezza che la situazione è sotto controllo; oggi non siamo in condizioni ancora di fare previsioni sulle date. Questo lo dico con tutta l’attenzione dovuta ai temi dell’economia e del lavoro che sono cruciali e su cui il governo sta lavorando”.

Sulle mascherine “abbiamo pagato come tutti i Paesi avanzati il fatto che la filiera produttiva si sia spostata in Cina in questi anni. Si è scatenata una guerra commerciale con carichi che avevamo acquistato e che sono stati bloccati da altri Paesi” spiega il viceministro. “Ci siamo organizzati per riprendere la produzione nel nostro Paese e questo sta avvenendo in questi giorni anche con incentivi statali e la straordinaria capacità dei nostri imprenditori di mettere in piedi filiere produttive. All’inizio c’è stato un ritardo oggettivo”, dice Misiani.

“Io credo che ci siano alcuni segnali positivi – osserva poi – ma che non sia questo il momento di allentare le restrizioni, il governo lo ha detto chiaramente nei giorni scorsi. Le misure restrittive verranno prorogate fino a quando le autorità medico-scientifiche non ci diranno con certezza che l’epidemia e la situazione sanitaria sarà stata riportata sotto controllo”.