Prodi: “Con tutto quello che ho patito, possibile che sia diventato berlusconiano?

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“Sgomberiamo subito il campo dal dubbio: vuol mai che io, con tutto quello che ho patito, sia diventato berlusconiano? Ciò che intendevo dire, e che ribadisco, è che ben vengano i voti in Parlamento di Forza Italia dinnanzi alla possibilità che il nostro Paese perda, se venissero a mancare i voti della maggioranza, i 37 miliardi del Mes tutti utili per il nostro Servizio Sanitario messo alle corde dalla pandemia da Covid-19″. Così in un intervento pubblicato sull’edizione bolognese de ‘la Repubblica”, l’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, replica a una lettrice che si chiedeva se fosse diventato berlusconiano alla luce delle aperture politiche verso Forza Italia adombrate, nei giorni scorsi, dal palco de ‘La Repubblica delle idee’. “Se questo è un tabù che deve cadere – argomenta – che cada pure, tanto sono convinto che quei soldi servano. Le condizionalità sono del tutto cambiate e decadute rispetto al passato, i tassi di interesse risibili. Si tratta di un voto, nel caso, su un contenuto preciso e di grande importanza, dal mio punto di vista, per il Paese”. Nel rispondere alla lettrice, Prodi – in un altro passaggio dell’intervento – sottolinea che “alle scorse elezioni europee abbiamo temuto l’avanzata dei partiti cosiddetti sovranisti: non ho mai pensato – osserva – che potessero prevalere, ma è chiaro che il fronte di tenuta dei partiti europeisti comprendeva anche Forza Italia, un partito europeista da sempre che ha contribuito alla fondamentale tenuta dell’Unione. E nemmeno questo è un tabù”. Inoltre, viene argomentato ancora, “è un tabù osservare che le forze politiche europeiste possono condividere, pur nella diversità che ben conosciamo, l’obiettivo di mantenere saldamente in Europa il nostro Paese? Questo intendevo qualche settimana fa e nulla più di questo”. A giudizio del professore bolognese, si tratta “dello stesso concetto che espressi quando si formò il governo circa un anno fa e, riferendomi alla neo eletta Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, definii coalizione “Orsola”, quindi all’italiana, quella che, sostenendo la formazione del governo giallo rosso, avrebbe evitato all’Italia nuove elezioni e un periodo di maggiore instabilità, che resta uno dei nostri più gravi problemi. E – conclude – alla luce di quanto ci è piovuto addosso con la pandemia…sarebbe stata una vera tragedia!”.