Roma, stadio Olimpico

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È il minuto 68 di Roma-Napoli, match di cartello della 11esima giornata di Serie A. Dalle tribune si sollevano cori incessanti, violenti, razzisti, discriminatori verso Napoli, la città di Napoli e i napoletani.

L’arbitro, Gianluca Rocchi, fa la cosa più semplice e, al tempo stesso, potente che si possa fare in questi casi: prende il pallone in mano e dice basta. Partita sospesa. Non si gioca più. Fino a quando i cori non saranno cessati. Ed è esattamente quello che avviene.

C’è solo un modo, in fondo, per mettere a tacere i razzisti, gli ignoranti, le bestie: fermarsi. Rompere il giocattolo. Il calcio italiano – e il Paese intero – impari da quest’arbitro, da quest’uomo. È grazie anche a gesti come questi se alla fine vinceremo noi. Grazie Gianluca.

Lorenzo Tosa