Si è affermato, dunque, il principio secondo cui chi sbarca in Italia, sbarca in Europa. Ma lo si è fatto senza urla, insulti, persone lasciate in mare, crisi diplomatiche, slogan, dirette FB e retorica larvatamente xenofoba.
Quel metodo, o meglio quel Ministro, non aveva ottenuto nessun accordo perché l’amico -del Capitano, sia chiaro- Orban nel momento del bisogno si è mostrato poco fedele all’alleanza dei sovranisti ed ha assunto posizioni solo e soltanto grettamente nazionaliste.
Da quel caos inconcludente si è passati ad una politica ragionata che intanto ha ottenuto un risultato, seppur piccolo, ma pur sempre un risultato.
La strada è ancora lunga, ovviamente. Pensiamo ai migranti economici, che non rientrano nell’accordo. È chiaro che l’Europa debba affrontare la questione facendosi carico di questa responsabilità.
Ma intanto qualcosa si è ottenuto.