#USA2020: I SUPER DELEGATI SONO PRONTI A FERMARE SANDERS

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Con il fronte moderato frammentato e un front-runner progressista che potrebbe non ottenere la maggioranza assoluta dei delegati, i super delegati sono pronti a entrare in gioco e essere decisivi.

Il The New York Times ha parlato con oltre 90 super delegati su 770 – senatori, deputati, ex presidenti e vicepresidenti e membri del DNC che di diritto partecipano alla convention – che si sono detti disposti a bloccare il senatore Bernie Sanders dall’ottenimento della nomination.

Il New York Times ha “trovato un’opposizione schiacciante all’idea di consegnare la nomination al senatore del Vermont se dovesse arrivare con il maggior numero di delegati, ma non avesse raggiunto la maggioranza”.

L’ultima convention contestata però risale al 1952 con Adlai Stevenson e lo sbarramento al 15% potrebbe consegnare una maggioranza assoluta a Sanders, seppur risicata.

“I leader del partito affermano di temere che Sanders […] perderà contro il presidente Trump e trascinerà a fondo i candidati moderati alla Camera e al Senato”, scrive il Times.

La maggioranza dei super-delegati ha “predetto che nessun candidato otterrà la nomination durante le primarie e che ci sarà lotta di mediazione a luglio per scegliere un candidato”.

“Solo nove dei 93 superdelegati intervistati hanno affermato che Sanders dovrebbe diventare il candidato semplicemente sulla base di una maggioranza relativa”.

I super-delegati voteranno a partire dal secondo turno alla convention. E potrebbero quindi essere decisivi per consegnare la vittoria a qualche altro candidato.