VINO. ZANIN IN VISITA ALLA TASTING ACADEMY: RIPARTIRE DAL TERRITORIO

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Un sistema innovativo, unico in Italia, per far conoscere la grande qualità dei vini dei Colli orientali del Friuli

 

Corno di Rosazzo (Ud) – Perché non soltanto si degusta, ma si può vedere su un grande schermo dove e come è stato prodotto quel particolare Tocai Friulano, quella specifica Ribolla o il Merlot di una certa annata. Accompagnati dalle spiegazioni di un tecnico che conosce il territorio palmo a palmo.

La Tasting Academy, introdotta nell’aprile di quest’anno dallo storico Consorzio doc, è già un successo. E il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, è andato a vedere di persona come funziona e che prospettive di sviluppo può garantire a una delle filiere agricole più importanti del Friuli Venezia Giulia.

“Si tratta – ha commentato Zanin – di un progetto di grande prospettiva per l’intero comparto vinicolo. La promozione delle eccellenze friulane va sempre più legata al territorio, per evitare che si ripetano situazioni come quella del Tocai friulano e ora del Prosecco. Quest’iniziativa va dunque incoraggiata e ampliata, perché potrebbe diventare una vetrina per tutti i vini del Friuli Venezia Giulia”.

“In sette mesi – spiega Matteo Bellotto, responsabile del progetto e consulente per la promozione del Consorzio Fco – già seicento persone hanno prenotato la loro degustazione, da soli o in gruppo. In molti casi si tratta di ristoratori di qualità che ne tornano arricchiti in conoscenza e, dopo la degustazione, spesso si recano nelle singole aziende per saperne di più”. È stata dunque già premiata l’idea del Consorzio – presieduto da Paolo Valle e diretto da Mariano Paladin, entrambi presenti all’incontro di oggi – e il lungo lavoro preparatorio di mappatura di ogni terreno realizzato negli ultimi dieci anni dai tecnici.

“L’obiettivo è spiegare i vini in modo ampio, con tutte le loro sfaccettature, collegandoli al territorio di produzione e alle annate. Perché il vino è il prodotto di un territorio, diverso da zona a zona e di anno in anno, e dovremmo valorizzare molto di più l’area di produzione rispetto alla semplice indicazione del vitigno in etichetta”, spiega ancora Bellotto. “Con questa operazione – ha aggiunto Adriano Gigante, presente all’incontro non solo nella sua veste di storico viticoltore di Corno di Rosazzo ma anche di presidente del Consorzio delle Doc Fvg – restituiamo valore alla nostra terra”.

In effetti non è difficile immaginare una Tasting Academy allargata a tutte le doc regionali, magari con 100 vini in degustazione nei vari dispenser, anziché i 32 che ora vengono proposti a rotazione in villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo, nella bella sede del Consorzio dei Colli orientali: una selezione delle migliori bottiglie firmate dai duecento produttori della zona Cof, che complessivamente coltivano duemila ettari di terreno. La Tasting Academy è anche un eccellente strumento di enoturismo, accessibile a tutti con una semplice prenotazione sul sito internet del Consorzio.

“Cinque visitatori su sei – hanno spiegato Bellotto, Valle e Paladin – provenivano da altre regioni d’Italia o dall’estero. Ed è venuta qui in visita anche la direttrice della Cité du vin di Bordeaux”. Un’attrattività apprezzata dal Comune di Corno di Rosazzo, rappresentato nell’incontro di oggi dal vicesindaco e assessore al Turismo, Maurizio D’Osualdo. Un’altra potenzialità già sperimentata in tempi di pandemia è legata all’on line: il megaschermo che spiega i Colli orientali vigneto per vigneto può diventare anche un video che mette in contatto con Corno di Rosazzo gli appassionati di tutto il mondo. Per un cin cin a distanza che contribuisce a rafforzare l’immagine del Friuli del vino.