Collaborazione internazionale delle forze di polizia riporta in Italia otto latitanti

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«La capacità investigativa e la determinazione del Servizio di cooperazione internazionale di polizia – che dipende dalla direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza – hanno consentito, questa mattina, di riportare in Italia otto latitanti fuggiti all’estero, con pene da scontare che arrivano ad oltre tredici anni di reclusione», ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

«Un’operazione molto complessa, quella realizzata da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza, perché ha dovuto coniugare le esigenze operative con le cautele sanitarie imposte dall’emergenza Covid-19, consentendo di riprendere dopo il periodo di lockdown i rientri di criminali fuoriusciti dal nostro territorio nazionale».

«Ancora una volta – ha aggiunto il ministro – si conferma l’efficienza della rete di rapporti di collaborazione internazionale instaurati con le forze di polizia di altri Paesi, anche con riguardo allo scambio di informazioni su eventi e soggetti criminali. L’attenzione rivolta allo sviluppo ed alla implementazione di una fitta rete di accordi bilaterali e multilaterali rende sempre più efficaci le attività congiunte di carattere preventivo e repressivo contro la criminalità organizzata e comune, come evidenziato dai successi conseguiti con le operazioni di cattura di latitanti appartenenti a sodalizi molto pericolosi e il sequestro di rilevanti proventi di attività illecite».