Io non c’ero

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“Io e tutto il movimento 5 stelle siamo al servizio del Paese, da nord a sud, per aiutare tutti quei cittadini che in questo momento hanno subito gravi perdite o danni causati da condizioni climatiche ormai fuori controllo”. Luigi di Maio.

“Di fronte alle emergenze del clima abbiamo due strade tra cui scegliere: stare a guardare o peggio negare quello che sta succedendo, oppure attivarsi, come stanno facendo milioni di giovani in tutto il mondo. Noi sappiamo da che parte stare e tu?” Nicola Zingaretti.

Queste sono due recentissime dichiarazioni dei due maggiori esponenti dei maggiori partiti di governo. Due tra le tante che ultimamente vengono rilasciate da tutti gli attori politici sulla scena. Si porta il verde quest’anno, è il nuovo nero, va su tutto.

Poi, però, accade che verso le nove di sera di un lunedì arriva su twitter una foto dell’aula della Camera dei Deputati. Deserta. Sarebbe dovuta partire la discussione generale sul tema dell’emergenza climatica e ambientale e non c’era nessuno. Nessuno.

Tra gli scranni di pelle rossa, nemmeno una delle cinquanta sfumature di verde che recentemente hanno ripicchiato il dibattito politico nazionale.

La cosa si commenta da sé e potremmo anche fermarci qui, ma forse sarebbe il caso di porre almeno una domanda: dove eravate?

A pesca di sardine? In visita all’ambasciatore cinese? A Ryad con Briatore? A raccontare in qualche convegno tutta un’altra storia?

Così, giusto per sapere. Per capire cosa, al di là delle dichiarazioni, sta veramente al centro del dibattito politico italiano. Per poter dare un senso a questa mezza stagione infinita, all’inverno del nostro scontento destinato a diventare estate per sempre. Per dare una spiegazione a quell’anelito evidentemente insopprimibile che vi spinge a poter dire: io quel giorno non c’ero.

Marco Tiberi