Rosato “Un esercito di burocrati al posto dei ministri: noi voteremo contro”

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Presidente Rosato, se il Cdm di oggi dà il via libera alla cabina di regia immaginata da Conte che farete?
«Non è una cabina di regia ma un esercito di consulenti, guidati da burocrati che servono per sostituire nelle loro funzioni, previste dalla Costituzione, quelli che il presidente Conte ha definito “i ministri più bravi del mondo”. Qualcuno ha passato mesi ad inneggiare al taglio dei parlamentari per poi assumere centinaia di navigator 4.0. Saremo coerenti con quanto detto e voteremo no».

Italia Viva è accusata sempre più spesso di essere la guastafeste. È vero?
«Qual è la festa che stiamo rovinando? Siamo preoccupati perché in Europa abbiamo più morti degli altri, nonostante le nostre scuole siano chiuse e in Francia e Germania aperte. Non vogliamo rovinare la festa, vogliamo che chi non è stato capace di comprare e distribuire in tempo il vaccino antinfluenzale non faccia gli stessi errori su quello anti Covid. Le uniche feste rovinate sono quelle dei professionisti, commercianti, imprenditori che non hanno avuto quello che serviva dallo Stato. Noi facciamo il tifo perché il Governo non ripeta errori e non si chiuda in una campana di vetro».

I tavoli del programma che fine hanno fatto?
«I partiti di maggioranza hanno lavorato tutti seriamente, ma ci sono troppi punti aperti, troppo nodi irrisolti. Spetta al Presidente del Consiglio il tentativo di trovare una sintesi».

Avete tagliato i parlamentari ma non c’è ancora una legge elettorale. Perché?
«Perché abbiamo cominciato dalla coda. La riforma vera è quella della fine del bicameralismo e del nuovo rapporto con le regioni. Siamo aperti a qualsiasi soluzione per arrivarci: Zingaretti, Salvini, Di Maio, tutti con sfaccettature diverse hanno detto cose che vanno in questa direzione. Oggi il bicameralismo è morto nei fatti, c’è la casualità di una camera o dell’altra che valuta in solitudine i provvedimenti e l’altra ratifica. Inaccettabile».

Il M5S si tapperà domani il naso e voterà la riforma del Mes. Per la sua attivazione dove cercherete i voti?
«Tra quelli che fanno il tifo per l’Italia, che si rendono conto che servono soldi nei nostri ospedali e che il personale che ci lavora va potenziato e pagato meglio. Vedrete i voti che arriveranno. Non si può lavorare contro il nostro Paese».

La nuova ventata anti europeista del M5S sino a che punto può compromettere la maggioranza?
«Mi sembra una brezza. Si impuntano sul Mes perché dopo aver fatto marcia indietro sul Tap, sulle scorte, sulla Tav, sugli aerei di stato… e la lista è molto lunga, devono lasciare qualche cosa su cui Di Battista possa ancora fare qualche comizio».